Scomparsa Auzzi, Toccafondi (FI): «Era un uomo che aveva vissuto per un vero e profondo ideale»
Questo il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi:«In questi giorni abbiamo visto un grande popolo, un popolo vero fatto di passione e ideali per i quali lo stesso "Meme" Auzzi ha vissuto. Sabato mattina quando ho ricevuto la telefonata di Alberto Formigli mi è ritornata alla mente quella che io ho dovuto fare a tutti gli amici per dire che Graziano Grazzini era deceduto. So quindi quanto i suoi compagni ed amici di partito stavano e stanno provando. Sabato mattina appena accaduto, e poi i giorni seguenti fino al funerale, è stato evidente a tutti che si ricordava, e forse si invidiava, un uomo che aveva vissuto per un vero e profondo ideale.Mi sembra che di fronte a quanto successo e a quanto abbiamo visto si affacci una posizione nichilista che afferma che la politica ti porta via tempo, famiglia e perfino la vita arrivando alla conclusione che si tratta di un impegno per cui non vale la pena spendersi.La cosa che più mi ha colpito di quanto visto e ascoltato in questi giorni, e pochi mesi prima con la morte dell'amico Graziano Grazzini, è che ci siano grandi ideali per cui qualcuno spende la vita, non perchè lo deve fare, né per un tornaconto personale o una carriera, ma perchè sente di doverlo fare. E' un dovere morale, di cuore, non una dottrina o un concetto astratto.Manuele Auzzi aveva una passione per l'uomo e per l'umano, sarà ricordato come un'appassionato del bene comune. Giovanni Poalo II nel discorso all'Unesco nel 1980 disse che "la politica, in quanto forma più compiuta di cultura, non può che trattenere come preoccupazione fondamentale l'uomo", e per far questo, aggiunse, occorre partire dall'io dalle proprie domande. E' il senso religioso questo elemento dinamico che, attraverso le domande fondamentali, guida l'espressione personale e sociale dell'uomo. Questo fattore fondamentale si esprime nell'uomo attraverso domande, istanze, sollecitazioni personali e sociali.A me interessa che la politica possa far tesoro di questo e quindi di quanto abbiamo visto, e non piegarsi su una posizione nichilista che poche ore dopo la commozione per aver visto quel popolo, si ritrae nel proprio tornaconto e finisce per negare anche ciò che si è potuto toccare con mano.La politica o ha origine dall'uomo e quindi dalle proprie domande, oppure non è vera politica. Manuele Auzzi, così come Graziano Grazzini mi mancheranno perchè erano l'esempio di questa passione all'uomo partendo dalle proprie domande, dai propri desideri. Ma questa posizione se era vera per loro è vera per tutti».(fn)