Sabato mattina in Palazzo Vecchio convegno «Il controllo del dolore come diritto dei cittadini»

Si parlerà del «controllo del dolore come diritto dei cittadini» al convegno che si terrà sabato prossimo a Palazzo Vecchio. L'iniziativa è stata promossa dalla commissione per le politiche sociali e della salute, presieduta da Susanna Agostini, e dalla "International Erich Fromm Foundation".«Ridurre le sofferenze – ha sottolineato la presidente Agostini – è un diritto per tutti. Una rete di professionisti protegge la persona dal dolore fisico e psicologico garantendo comunque le più appropriate terapie per guarire e alleviare le sofferenze. Al convegno di sabato parleranno gli operatori per esporre come i servizi pubblici forniscono le risorse adeguate a Firenze».«Il piano sanitario regionale prevede il controllo del dolore come diritto del cittadino – ha spiegato il capogruppo dello SDI Alessandro Falciani – due sono le questioni che non mi lasciano tranquillo: la prima è che la mia Regione afferma il diritto a non avere dolore e la seconda è relativa ai differenti protocolli di cura. Ospedali e medici – si è domandato Falciani - sono attrezzati per soddisfare entrambi i punti oppure siamo solo all'inizio di un lungo percorso?. Purtroppo il dolore è ancora sottostimato e perciò non si può ricevere in alcuni casi l'adeguato trattamento. Il dolore è in grado di influenzare considerevolmente la qualità della vita non è una fatalità ma si può prevenire e si può trattare».«La sanità pubblica - ha concluso il capogruppo dello SDI – deve farsi carico di questa sfida e personalmente starò attento e attivo il più possibile per ricercare a breve una soluzione».«La nostra fondazione – ha sottolineato Paolo Cardoso, direttore dell'International Foundation Erich Fromm – ha tra i suoi compiti statutari promuovere tutte le iniziative che possono migliorare la qualità di vita delle persone. Questo convegno, che è il secondo sul tema del controllo del dolore, dopo l'altro tenutosi presso il consiglio regionale, si pone almeno due obiettivi: il primo è quello di sottolineare sia quanto fatto dalle istituzioni toscane per rafforzare il controllo del dolore come diritto assoluto del cittadino. Il secondo quello di riuscire a coinvolgere sempre più tutte le figure e le strutture sanitaria sulla necessità di attuare i più moderni protocolli di cura esistenti in questo campo».«Vi sono – ha aggiunto Cardoso - patologie croniche gravi per le quali i malati, ogni giorno, vedono ridotte, dal dolore, le loro capacità lavorative, fisiche e psicologiche. Adeguati interventi medici e psicologici possono ridurre, in modo sensibile, questo grave disagio, che tra l'altro, ha anche costi sociali non indifferenti. Basti pensare alle giornate-lavoro che vanno perdute od alle conseguenze negative sulla vita affettiva e familiare del malato. Purtroppo ancora la coscienza comune verso questo problema non è così elevata come dovrebbe. Occorre pertanto prodigare ogni sforzo per coinvolgere maggiormente chiunque, sia nel campo sanitario che in quello delle Istituzioni pubbliche, può intervenire nella lotta al dolore».Il convegno avrà inizio alle 9.00. (fn)