Festa per gli 80 anni del Tamburello, spettacolo sportivo allo Sferisterio delle Cascine

Un giorno tutto dedicato al Tamburello, a Firenze, dove questa mattina la Federazione Italiana Palla Tamburello celebra l'Ottantesimo anno della sua nascita: nel capoluogo toscano infatti, il 14 novembre 1926, in via dei Cimatori n. 8, si radunarono in assemblea le 39 maggiori Società tamburellistiche italiane del tempo, che elessero Presidente l'avv. Pietro Pucci.L'anniversario è stato celebrato stamani in Sala Incontri, dove hanno partecipato l'assessore allo sport Eugenio Giani, il presidente del Coni provinciale Paolo Ignesti, il presidente della federazione italiana Palla Tamburello, e autorità sportive.Il secondo appuntamento è previsto per le 14, nello storico Sferisterio delle Cascine - impianto costruito a fine ‘800 per il Pallone a Bracciale ed il Tamburello, che in Toscana ed a Firenze in particolare godevano di grande popolarità - con un incontro agonistico di alto livello, per proporre gli aspetti anche spettacolari di questa disciplina sportiva che la Federazione Italiana Palla Tamburello vuole rilanciare nella Regione e che nel mondo della scuola incontra da anni, a livello nazionale, straordinario successo in seno ai Giochi Sportivi Studenteschi."Ringrazio la federazione per questa occasione che ci ha offerto, di festeggiare tutti insieme l'anniversario di questo antico sport proprio qui in questa sala – ha esordito l'assessore allo sport Eugenio Giani – che si trova a pochi metri da dove nacque questo antico sport, molto in voga già sul finire del Seicento". L'assessore ha quindi ripercorso questa attività sportiva, "Che nacque nel 1926 a Firenze, dove si radunarono le 39 maggiori società. Nasce così la Fipt (federazione italiana palla tamburello), e il primo presidente eletto è l'avvocato Pietro Pucci"."E' però il 1890 l'anno zero dello sport tamburellistico – ha ricordato l'assessore Giani -. Risale infatti ad allora il riconoscimento del tamburello, come gioco, prima da parte del Ministero della Pubblica Istruzione e poi della Federazione Ginnastica d' Italia, ente che – il Comitato Olimpico vedrà la luce più tardi, solo nel 1908 – disciplina in quel tempo l'ufficialità dello sport nel nostro Paese".Notizie di giochi con la palla colpita con attrezzi in "cartapecora", con telaio in legno, compaiono sporadicamente nel ‘600 e nel ‘700, in particolare in Toscana e a Roma; in altri documenti dei primi anni del ‘900 si tende ad avvalorare la tesi che il gioco sia nato in Toscana ed in particolare nella zona di Arezzo. E' però intorno alla metà dell'Ottocento che il tamburello inizia la sua storia agonistica. Una curiosità: nel 1848 il tamburello è raccomandato da un istitutore delle Regie Scuole Pie di Savona, come attività adatta ad elevare il corpo e lo spirito.Un evento decisivo per il Gioco del Tamburello è il suo inserimento tra quelli riconosciuti dalla Federazione Ginnastica Nazionale Italiana (F.G.N.I.). La prima società italiana di ginnastica è la Società Ginnastica di Torino, costituita nel 1844; ne seguono molte altre (Padova nel 1863, Este nel 1863, Colombo a Genova nel 1864, Firenze nel 1865, Mantova nel 1869, Milano nel 1870 e così via). Nel 1869 a Venezia un comitato da vita alla Federazione Ginnastica Italiana.Nel 1874 avviene una scissione nella Federazione ed accanto alla F.G.I. sorge la F.S.G.I. (Federazione delle Società Ginnastiche Italiane). Per alcuni anni le due federazioni agiscono autonomamente, poi attraversano entrambe una grave crisi, che spinge la maggior parte delle società ginnastiche ad abbandonarle e ad agire autonomamente. Scomparsa la F.G.I. e ridotto al lumicino il seguito della F.S.G.I., un gruppo di appassionati indice nel 1887 a Roma un congresso che il 19 dicembre 1887, porta alla fondazione della Federazione Ginnastica Nazionale Italiana (F.G.N.I.), alla quale si iscrivono presto diverse società ginnastiche, in seno alle quali si pratica con continuità il gioco del tamburello: la Reyer Venezia e la Colombo di Genova nel 1888; due anni dopo la Petrarca Arezzo e la Società Ginnastica Roma e negli anni immediatamente successivi la Sampierdarenese, la Rubattino, la Niccolò Barabino, la Palestra Fiorentina; nei primi anni del ‘900 il C.S. Firenze, il Palloncino Pisa, la Mameli Voltri. La F.G.N.I. diviene F.G.I. nel 1901, per tornare alla denominazione F.G.N.I. nel 1909 e quindi all'attuale F.G.I.Il tamburello, con il calcio, la palla a sfratto e la palla vibrata è già negli anni '90 riconosciuto come giuoco dalla F.G.N.I. ed inizia ad apparire nel programma ufficiale di molti concorsi ginnici, provinciali e interprovinciali, come quello importantissimo di Treviso del 1896, come risulta da una delle prime edizioni della Gazzetta dello Sport, allora il Ciclista e la Tripletta).Questo Concorso, disputato dal 5 all'8 settembre 1896, ha una notevole importanza per la storiografia sportiva, in particolare tamburellistica e calcistica e c'è chi vorrebbe riconoscere in esso il primo campionato italiano di calcio e quindi assegnare all'Udinese, vincitrice in quella competizione, il primo scudetto del football.Nel 1910 viene creato a Roma l'Ente federativo per l'organizzazione e la propaganda di tutti gli sport italiani che si occupano del Gioco del Pallone.Nel 1914 comincia a prendere corpo l'esigenza di un organismo che curi l'organizzazione del gioco del tamburello e degli altri sport del pallone, indipendentemente dalla Federazione Ginnastica.La F.G.I. riconosce tra i giochi sportivo solo il tamburello, mentre né il pallone elastico né il bracciale sono riconosciuti.L'attività tamburellistica della F.G.I. è limitata all'organizzazione dei campionati italiani ed all'inclusione del torneo di tamburello nel programma di qualche concorso ginnico. La parte più interessante dell'attività tamburellistica si volge al di fuori del controllo della Federazione e le regole di dilettantismo sono spesso superate da un semi-professionismo ormai dilagante. .Molte attività sportive, inoltre, sorte ed inizialmente regolamentate dalla F.G.I., si sono ormai staccate ed hanno impiantato una propria federazione e la F.G.I., che fino ad allora svolge anche le funzioni di ente rappresentativo dello sport italiano, si sta sempre più definendo come federazione dei veri e propri sport ginnici.Anche all'interno della F.G.I: esistono due orientamenti: c'è chi insiste per mantenere il controllo su tutti gli sport (tamburello, calcio, nuoto, atletica, palla vibrata, ecc.) e chi, invece, sostiene la necessità di favorire la crescita di federazioni autonome.In questo contesto nel 1914 sorge a Torino l'idea di disciplinare ed organizzare i giochi del pallone elastico, del bracciale e del tamburello.Il progetto di questa nuova federazione è lanciato inizialmente dal dottor Costamagna, ma lo scoppio della prima guerra mondiale e poi la sua morte ne ritardano lo sviluppo.Attraverso varie vicissitudini la storia del tamburello arriva ad oggi, agli anni '80 con l'avvio delle attività internazionali, grazie alla Ftp. Quindi, se nell'84 a tamburello si giocava solo in Italia ed in Francia, oggi – grazie all'azione federale – si gioca in gran parte d'Europa (Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Olanda, S. Marino, Scozia, Spagna, Svizzera, Ungheria); in America (Cuba, Stati Uniti, Brasile, Argentina). Interessanti relazioni sono state avviate anche in Egitto e Tunisia, mentre una squadra del Marocco ha partecipato ai Giochi del Mediterraneo '93.La FIPT è membro fondatore della Fédération Internationale de Balle au Tambourin (FIBT) della quale detiene la Presidenza e Segreteria Generale. (pc)