Allenza Firenze-Roma-Venezia, l'assessore Gori: "Un contributo da commercianti e turisti per il mantenimento dei centri storici"

"Se gli operatori economici accettano di pagare ai centri commerciali che li ospitano l'affitto ed una percentuale dei loro guadagni, allora non capisco perché non possano fare lo stesso anche con i centri cittadini. Inoltre, si parla tanto di coscienza critica del turista; chi viene nelle città d'arte è già più sensibile a preservare i beni e la cultura a lui cari, per le generazioni future e quindi, probabilmente, più sensibile a partecipare con un contributo alla loro gestione ed al loro mantenimento".È quello che sostiene l'assessore al turismo ed alle attività produttive, Silvano Gori, di ritorno da Venezia, dove ha partecipato al convegno organizzato fra le tre città: Firenze, Roma e Venezia che hanno fatto un bilancio di un anno di iniziative e politiche condivise nel turismo, come stabilito dall'accordo siglato a settembre dello scorso anno.L'assessore Gori ritiene di "dover prelevare di più dal turismo mordi e fuggi favorendo quello a più ampio respiro" ma ha anche proposto, in modo provocatorio, "una partecipazione alla spesa da parte di attività economiche che maggiormente beneficiano delle bellezze delle città a scapito del loro logoramento"."Se nei centri commerciali gli operatori economici ritengono legittimo pagare, oltre all'affitto, una percentuale dei loro incassi – ha proseguito l'assessore Gori – a maggior ragione credo che sia legittimo contribuire alle spese di mantenimento di un centro cittadino e del suo decoro che rappresenta un grande palco ed offre maggiori opportunità, garantendo molte più funzioni e servizi. Inoltre, credo che il turista che sceglie di visitare le città d'arte è sensibile a preservare per i propri figli e nipoti quelle bellezze che ha scelto di visitare e quindi potrebbe partecipare alle spese di gestione e di cura con un contributo". (uc)