Il presidente Cruccolini risponde alle consigliere De Zordo e Nocentini
Questo l'intervento del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini«In merito alle dichiarazioni della capogruppo di Rifondazione comunista Anna Nocentini e della capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo sulla gestione del consiglio comunale di ieri e del rapporto con i lavoratori presenti vorrei fare alcune precisazioni.Nelle passate sedute del consiglio c'è sempre stata la presenza dei precari e la nostra disponibilità è stata massima nell'accettare cartelli, striscioni e cori proprio perché si trattava di precari e dipendenti comunali, pur consapevoli che quanto avveniva era in contrasto con il regolamento del consiglio comunale.Questa presenza è ormai diventata la testimonianza di un problema condiviso da tutto il consiglio comunale. Infatti i capigruppo e le nostre commissioni consiliari hanno incontrato più volte i lavoratori e le organizzazioni sindacali dibattendo a lungo il problema ed elaborando mozioni di indirizzo approvate poi dallo stesso consiglio. Mi sembra quindi che gli impegni presi sono stati mantenuti, con la consapevolezza che questo problema non lo so risolve solo sul piano locale ma con interventi nazionali ed è proprio il manifestare con aggressività in consiglio arrivando fino all'interruzione di quest'ultimo di una gravità inaccettabile.E' per questo motivo che si è arrivati ad una rigida applicazione delle regole, proprio perché qualcuno ha approfittato della disponibilità. Nella seduta del consiglio del 20 novembre l'assessore Nencini, intervenendo in consiglio, ha informato di alcune novità contenute nella Finanziaria in merito al lavoro precario e l'apertura di un tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali sull'argomento. Sono questi gli elementi di novità che gli stessi lavoratori richiedevano e mi sembra quindi ingiustificato l'atteggiamento delle Rdb e dei Cobas, fermo restando la loro autonomia nelle manifestazioni che vogliono e vorranno intraprendere.Credo inoltre che per chi conosce il mio percorso politico non mi si può imputare di essere contro ai lavoratori, tanto più a quelli precari. Alcune accentuazioni in merito vengono usate strumentalmente per avere visibilità, consapevoli che questi contrasti e conflitti, in questo momento difficile, non portano nessun contributo alla soluzione del problema.Il confronto con l'amministrazione può essere aspro e approfondito ma ricco di stimoli e proposte al fine di arrivare ad una concertazione condivisa. Nel rispetto reciproco dei ruoli ribadisco che l'applicazione delle regole non vuol dire essere contro i lavoratori».(fn)