In piazza della Repubblica la pianta della città in un altorilievo per non vedenti e ipovedenti
Offrire ai non vedenti e agli ipovedenti la possibilità di prender coscienza della realtà architettonica di Firenze. E' questo l'obiettivo dell'altorilievo in bronzo che è stato collocato stamani in piazza della Repubblica alla presenza dell'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani, del presidente provinciale Unione italiana ciechi Antonio Quatraro, del responsabile dell'ufficio centro storico patrimonio Unesco, della presidente del Kiwanis Club Firenze Laura Patricia Jovenitti, del luogotenente governatore del Kiwanis Florio Marocchini, della preside dell'Istituto Statale d'Arte, Maria Anna Franceschini e di Antonio Ciulli, titolare dell'omonima fonderia."Quello che inauguriamo oggi ha sottolineato l'assessore Giani è un'opera importante e preziosa per i non vedenti non solo fiorentini, ma anche per i turisti. Un ringraziamento va a chi ha voluto questa realizzazione e a tutti coloro che, a vari livelli, hanno contribuito perché si arrivasse alla giornata di oggi".L'opera (di 1 metro×1,20×0,20), riproduce il centro storico di Firenze iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco dal 1982, con le principali opere architettoniche della città e grazie a una legenda in linguaggio Braille offre ai non vedenti la possibilità di scoprire e conoscere il ricco patrimonio architettonico di Firenze.Patrocinato dagli assessorati alla cultura e alle tradizioni popolari fiorentine del Comune di Firenze e dall'Unione italiana ciechi, l'altorilievo è stato fortemente voluto dal Kiwanis Club Firenze. Ma prezioso è stato anche l'apporto di Carlo Francini e Caterina Rizzetto dell'Ufficio Beni Storici del Comune di Firenze.L'altorilievo è stato realizzato da un gruppo di studenti dell'Istituto statale d'Arte di Porta Romana, sotto la guida del professor Carlo Fagnini, docente del Laboratorio modellistico sezione arredamento. E la sua fusione è stata affidata ad una storica bottega fiorentina: la Fonderia Artistica Artigiana "Antonio Ciulli&figli", che ha lavorato secondo la tecnica, tramandata da Benvenuto Cellini, della "cera persa"."Toccare l'arte, per noi non vedenti è sempre un'esperienza particolare ha detto il presidente provinciale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze Antonio Quatraro -. Per questo siamo immensamente grati al Kiwanis Club Firenze che ci dà la possibilità di entrare in contatto' con quei monumenti cittadini di cui finora abbiamo soltanto sentito parlare. Finalmente, le nostre mani possono toccare ciò che voi avete la fortuna di vedere. Purtroppo, però, tutta quest'attenzione nei nostri confronti, come un bel sogno lungo lo spazio di una giornata, non può farci dimenticare la vita di tutti i giorni, che per i non vedenti non è una strada larga e in discesa"."Quello che sembrava solo un sogno adesso è realtà ha aggiunto Laura Patricia Jovenitti -. Siamo molto felici di aver contribuito a realizzare un forte desiderio dei nostri amici meno fortunati, che così avranno modo di godere maggiormente delle bellezze che fanno di Firenze una città unica al mondo".Entro Natale, sull'iniziativa verrà poi realizzata una pubblicazione, edita da Polistampa e curata dal prof. Roberto Lunardi, in cui verrà ripercorso tutto il progetto didattico che ha portato alla realizzazione dell'opera. Il libretto, dotato di pagine in braille per agevolarne la lettura ai non vedenti, entrerà così a far parte della collana Quaderni di testi e studi' del Museo della Paglia e dell'Intreccio di Signa e dell'Università di Firenze.Il volume sarà presentato al pubblico alla libreria Edison che, nell'occasione, esporrà nella sua vetrina più grande anche il prototipo del plastico realizzato dai ragazzi dell'Istituto d'Arte.(fd)