In piazza del Mercato Centrale la statua di Pinocchio nel 180° anniversario della nascita di Carlo Lorenzini

Una statua in bronzo di un metro e 90 centimetri su una base in marmo di 70, che raffigura, da un lato Pinocchio che guarda dal buco di una serratura il grillo parlante e, dall'altro, che si affaccia sulla copertina di un libro. Un percorso, secondo lo scultore Thomas Cecchi che l'ha realizzata, del burattino che diventa uomo e poi torna burattino. Questo il significato della statua voluta da Stefano Bondi della trattoria Za-Zà, inaugurata stamani dall'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani in piazza del Mercato Centrale, proprio nel 180° della nascita di Carlo Lorenzini, Collodi, autore di Pinocchio. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della commissione speciale per la qualità urbana Gianni Varrasi, il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi e il parroco di San Lorenzo monsignor Angelo Livi."Voglio iniziare con un grande ringraziamento a Stefano Bondi – ha sottolineato l'assessore Giani – perché ha voluto fortemente questa statua nel cuore di San Lorenzo, a cento metri da via Taddea dove è nato Carlo Lorenzini. E' raffigurata la statua di Pinocchio, il libro tradotto in 350 lingue o idiomi che ha reso famoso Lorenzioni, con lo pseudonimo di Collodi".Pinocchio fu redatto nell'ultimo periodo di vita di Lorenzini e pubblicato a puntate fra il 1881 e il 1883, quando lo scrittore aveva 55 anni. I luoghi della sua ispirazione quindi possono davvero essere stati quelli attorno a Castello, con personaggi che testimonianze verbali, ci indicano come viventi e che incontrava quando si recava nella villa del "Bel riposo", indicata come villa Rapi, che il fratello Paolo, direttore generale delle Manifatture Ginori, prendeva ogni anno in affitto per alcuni mesi e trasferiva lì tutta la famiglia, compresa la madre Angiolina."Certo è – ha aggiunto l'assessore Giani – che la vita di Lorenzini si svolse tutta a Firenze, fra via Taddea dove nacque, via S. Apollonia e via Rondinelli, dove scrisse materialmente il romanzo di Pinocchio e visse fino alla morte nel 1890. Lorenzini si distinse anche nell'impegno civile, come protagonista del Risorgimento. Si arruolò due volte nelle campagne risorgimentali. Prima nel 1848 nella battaglia di Curtatone e Montanara e quindi nel 1859 in quella di Custoza. Lorenzini fu anche amico dei Macchiaioli e protagonista quindi delle nuove correnti artistiche dell'ottocento fiorentino e toscano, e fondatore di esperienze letterarie come le riviste ‘Il Lampione' e ‘Scaramuccia', ripetutamente oggetto di censura e anche di chiusura da parte della polizia granducale"."Questa statua – ha concluso l'assessore Giani – vuol essere il riconoscimento alla fiorentinità di Lorenzini e contribuirà certamente a rivitalizare una delle più belle zone della nostra città".(fd)