Le elette in consiglio comunale: «Più donne nelle società partecipate»
«Sono solo 30 le donne nominate dal Comune in enti, fondazioni, istituzioni e società su 202 posti che spettano all'amministrazione». E' quanto denunciano le consigliere comunali Gaia Checcucci (AN), Susanna Agostini, Claudia Livi, Lucia Matteuzzi, Elisabetta Meucci, Anna Soldani (DS), Bianca Maria Giocoli (FI), Rosa Maria Di Giorgi e Lavinia Balata Orsatti (Margherita), Anna Nocentini (Rifondazione), Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo).«In particolare hanno sottolineato nelle società partecipate dal Comune, come Adf, Firenze Parcheggi, Mercafir, Sas e Silfi su 170 componenti dei consigli di amministrazione sono solo cinque le donne nominate dall'amministrazione. La maggior parte delle nominate si trova invece in enti e associazioni, non in società per azioni dove la managerialità dovrebbe essere il requisito fondamentale. Eppure nel dicembre 2004 il consiglio comunale, nella delibera che conteneva gli indirizzi alle partecipate, indicò l'importanza di tener conto della rappresentanza femminile. Purtroppo dal 2004 ad oggi ben poco è cambiato».«La Regione Campania, ad esempio è stato ricordato ha varato un'apposita norma per garantire un'adeguata presenza delle donne nelle partecipate».Le consigliere stanno lavorando alla stesura di un atto, da presentare in commissione controllo e successivamente in consiglio comunale, sulle "quote rosa nelle partecipate".«Ci rendiamo perfettamente conto che le "quote rosa" sono un'imposizione e che sarebbe auspicabile farne a meno hanno concluso ma le consideriamo uno strumento transitorio, necessario per garantire quella vera pari opportunità che al momento non esiste sia nelle istituzioni che nei partiti». (fn)