Dimissioni Cioni, Alessandri (AN) e Toccafondi (FI): «Avremmo preferito batterti politicamente e non vederti uscire di scena in questo modo»
«Da strenui oppositori politici della giunta Domenici, avremmo voluto contrapporci all'assessore Cioni e batterlo politicamente in consiglio comunale e nelle sedute pubbliche a viso aperto, sul campo e non vederlo uscire di scena in questo modo». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri Stefano Alessandri (AN) e Gabriele Toccafondi (FI).«Siamo umanamente vicini all'assessore Graziano Cioni hanno aggiunto e riteniamo che il suo gesto di rimettere le deleghe in mano al sindaco denoti una sensibilità istituzionale ed una correttezza non comune. Non intendiamo entrare nel merito della vicenda processuale anche se apprezziamo lo spirito con cui un uomo ha il coraggio di difendere le proprie idee ed i propri collaboratori. Spetta alla magistratura dipanare il giallo di questa vicenda che ha visto contrapporsi in modo rocambolesco versioni differenti fornite da organi diversi ed in cui si è rasentato, a momenti, un vero e proprio scontro istituzionale, ma vorremmo evitare che in questo vortice di emozioni venisse strumentalmente criminalizzato l'operato di alcuni corpi dello stato e quindi rinnoviamo al tempo stesso la nostra fiducia nel corpo di polizia municipale, nella magistratura e nell'arma dei carabinieri».«Avremmo voluto chiederli conto dei fallimenti della Società della Salute hanno concluso Alessandri e Toccafondi della condizione di degrado e dello stato della sicurezza cittadina e scontrarci con lui sui modi di governare al meglio Firenze.Resta il disagio dell'uomo, che forse questa volta non ha agito solo per il gusto di stupire ma ha dato sfogo ad un malessere diffuso sintomo di una voglia di cambiamento e di imbarazzo nel continuare a sostenere i fallimenti e le inefficienze del centrosinistra cittadino». (fn)