Bollette dell'acqua, l'assessore Albini: "I cittadini non pagano due volte l'uso della rete idrica"
"La teoria della consigliera Checcucci, secondo la quale i cittadini non dovrebbero pagare due volte l'uso della rete idrica, non trova fondamento in norma". Lo afferma l'assessore alle risorse finanziarie Tea Albini che ricorda come già il consiglio comunale, respingendo la mozione, abbia già dichiarato inconsistente le ragioni della consigliera Checcucci.L'assessore Albini per chiarezza fornisce i dati sulle tre voci che compongono il canone di concessione: la prima destinata a coprire la quota capitale e interessi del debito residuo dei mutui stipulati dai Comuni e attinenti al servizio idrico integrato; la seconda destinata a capitalizzare la società affidataria del servizio idrico integrato e quindi utilizzate per realizzare nuovi investimenti; la terza per le spese di funzionamento dell'Autorità d'ambito. In particolare la scomposizione della tariffa (euro/metrocubo) per l'anno 2006 risulta di 0,93 per costi operativi, 0,14 per ammortamenti, 0,27 per canone di concessione (di cui 0,20 per mutui pregressi dei Comuni, 0,06 per la valorizzazione del patrimonio, 0,01 per spese di funzionamento dell'Ato). A questi costi vanno sottratti una serie di ricavi e conguagli, che portano alla cifra di 1,44 euro al metrocubo."Non è assolutamente vero aggiunge l'assessore Albini sostenere che i cittadini con la bolletta dell'acqua contribuiscono a coprire il bilancio 2004 del Comune di Firenze. Anche perché in quell'anno non vi era nessun deficit - e del resto è noto che i bilanci del Comuni non possono per legge essere in deficit -, ma eravamo di fronte a precise scelte strategiche. Con l'anticipo dei canoni di concessione da parte di Publiacqua, i soldi non sono finiti solo nel bilancio di parte corrente e quindi, ad esempio, per pagare gli stipendi ai dipendenti, ma per la gran parte, oltre 60 milioni, per la realizzazione di opere pubbliche per la collettività"."Publiacqua conclude l'assessore Albini anticipò la somma di 81,7 milioni di euro, attraverso Bnl, ma la voce, oneri finanziari per l'anticipo dei canoni di concessione' non compone la tariffa e quindi non grava sui cittadini".(fd)