«Il Comune assuma iniziative per tutelare i diritti delle donne»: mozione approvata dal consiglio comunale
E' stata approvata all'unanimità ieri sera dal consiglio comunale una mozione che invita l'amministrazione «ad assumere iniziative per la tutela dei diritti delle donne». Il documento era stato presentato dalla commissione per la pace e la solidarietà internazionale, presieduta da Lorenzo Marzullo, e fa sua, con alcuni emendamenti, una mozione presentata dalla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli.«La mia proposta ha spiegato l'esponente del centrodestra era nata dopo l'omicidio di Hina Saleem, una ragazza pakistana residente a Brescia uccisa dal padre, Mohammad Saleem, in maniera premeditata e a seguito di una "riunione di famiglia" che ne aveva decretato la "condanna a morte" perché considerata una "cattiva musulmana". La mozione era stata promossa, in consiglio regionale dalle colleghe di partito Rossella Angiolini, Anna Maria Celesti e Stefania Fuscagni, ed era stata presentata in tutti i consigli comunali e provinciali della nostra regione. A Firenze la commissione pace non ha voluto approvare la mozione nella sue versione originale forse per il solito timore reverenziale nei confronti dell'islam, ma l'ha allargata anche se ha poi inserito alcuni richiami specifici alla condizione patriarcale in cui vivono le donne musulmane e alla loro vulnerabilità estrema,al tema della violenza che subiscono tutte le donne. Secondo le Nazioni Unite una donna su tre almeno una volta nella vita subisce violenza, ben 192 stati che fanno parte dell'Onu non hanno leggi che puniscono gli uomini autori di tali violenze, tra il 40 e il 70 delle donne assassinate lo sono da un marito o da un amante, che l'omicidio è spesso accompagnato da violenza sessuale. In Colombia in media sei giorni su sette una donna è uccisa dal partner, nel nord del Messico abbiamo assistito alla strage delle centinaia di donne rapite violentate e assassinate a Ciudad Suarez. Anche in Europa come si richiama nella mozione la principale causa di morte delle donne tra 16 e 44 anni è la violenza più del cancro e degli incidenti stradali».«Nei conflitti armati ha ricordato la consigliera di Forza Italia la violenza sulle donne è sempre anche di carattere sessuale, nel Ruanda nel 1994 500 mila donne sono state violentate come pure in Bosnia tra 20.000 e 50.000 donne hanno subito la stessa sorte. Secondo il rapporto Onu il modo migliore per combattere questo flagello mondiale, questa ferita planetaria è di conoscere e far conoscere il problema, prendere impegni politici dinanzi alla opinione pubblica,coinvolgere la società civile.E' per questo che ho accettato la trasformazione della mozione perché comunque se ne parli e si prendano iniziative concrete che non ci si limiti a dibattiti convegni pubblicazioni ma a mettere in campo iniziative concrete».«In questi giorni ha concluso Bianca Maria Giocoli grazie anche all'iniziativa del "Fiocco bianco" il tema sarà all'ordine del giorno di tutti gli organi locali.In provincia di Firenze se ne è parlato ieri, in Regione Toscana è stata approvata all'unanimità la mozione presentata dalla collega di forza Italia Celesti sulla violenza alle donne e ai minori, in Parlamento si è creato un intergruppo trasversale "Fuori dalla violenza". Il sindaco di Milano Letizia Moratti, e io la condivido, ha fatto una proposta concreta al Parlamento in tre punti: processo per direttissima per le violenze commesse in strada, possibilità per i Comuni di costituirsi parte civile introduzione di una figura autonoma di reato per le violenze subite tra le mura domestiche.Ricordiamoci che proprio questi reati che non fanno notizia che non finiscono in televisione o sui giornali sono i più pericolosi e subdoli. Mentre davanti alla cattura del violentatore, emarginato malato deviato spesso extracomunitario quasi tiriamo un sospiro di sollievo perché non è uno di noi, il violento familiare quello non solo che picchia ma denigra la donna, la umilia, la sottomette con ricatti psicologici e spesso economici fa crollare le nostre certezze ed è per questo che assumono importanza la conoscenza del fenomeno e le iniziative come queste di questi giorni che permettono di smascherare i luoghi comuni e di aiutare queste donne che hanno più bisogno del nostro aiuto». (fn)Questo il testo della mozione:Mozione n. 633 approvata dal Consiglio Comunalenella seduta del 20 novembre 2006"Per assumere iniziative per la tutela dei diritti delle donne"IL CONSIGLIO COMUNALEVista la proposta di mozione presentata dalla consigliera Bianca Maria Giocoli in merito all'assassinio di Hina Saleem, un delitto familiare orribile, aggravato dalla premeditazione, a cui va tutta la nostra incondizionata condanna;Ritiene che tale efferato delitto compiuto ancora una volta ai danni di una donna, imponga una riflessione più ampia sul tema della violenza contro le donne, a maggior ragione per quelle di religione musulmana che già soffrono i limiti di una società patriarcale. L'elenco di donne, infatti, che rimangono vittime di violenza cosiddetta "intrafamiliare" sono numerose;Visto come le cronache dei giornali riportano drammaticamente di donne assassinate da mariti, fidanzati o da ex che non rispettano le scelte e i diritti delle donne in quanto persone;Preso atto che la conferenza di Vienna del 1993 sui diritti umani ha riconosciuto i diritti delle donne come diritti fondamentali della persona per i quali gli stati sono ritenuti responsabili. E che nel 1995 la quarta conferenza mondiale sulle donne svoltasi a Pechino ha istituito una piattaforma che comporta la seguente dichiarazione "la violenza contro le donne è un ostacolo al conseguimento degli obiettivi di uguaglianza, sviluppo e pace";Rilevato come la violenza domestica non venga più considerata un problema privato ma come il riflesso di una storica disuguaglianza dei rapporti di potere tra uomini e donne, dovuti in particolare al patriarcato: un sistema fondato sull'idea di una "inferiorità naturale" della donna e di una "supremazia biologica" dell'uomo. E' da questo sistema che nasce la violenza;Preso atto che il problema della violenza sulle donne per la sua gravità costituisce elemento di discussione al più alto livello delle istituzioni europee e che il Consiglio d'Europa ha commissionato un'indagine conoscitiva su tale fenomeno i cui risultati hanno rilevato come tra le cause di morte delle donne negli stati dell'Unione Europea, in età compresa tra i 16 e i 44 anni, le brutalità commesse tra le mura domestiche sono in testa alle statistiche, prima degli incidenti stradali e prima del cancro;Valutato come questo problema è presente in tutti i paesi, in tutti i continenti e presso tutti i gruppi sociali, economici, religiosi e culturali, sia pure con diverse percentuali;Considerato come le donne immigrate sono estremamente vulnerabili e necessitano di adeguata protezione. Spesso sono donne costrette a matrimoni forzati, vittime di delitti d'onore, donne comprate e vendute, oggetto di mutilazioni genitali invalidanti;Ricordato che nella nostra città, nell'estate appena trascorsa, si sono verificati episodi di violenza sessuale su ragazze prevalentemente turiste straniere;Ricordato come nella nostra città vi sia una solida rete di servizi sociali ed in particolare rivolti alle donne vittime di abusi e violenze, che operano da anni, anche avvalendosi dell'apporto di associazioni del volontariato particolarmente specializzate sul problema;Vista la Campagna Nazionale del Fiocco Bianco iniziativa che vuole dare spazio e visibilità a quegli uomini che vogliono impegnarsi contro le violenze alle donne.INVITA IL SINDACOA sostenere in modo permanente la Campagna Nazionale del Fiocco Bianco promuovendone appieno i contenuti condivisi da questo Consiglio;A proseguire politiche ed azioni volte alla tutela dei diritti delle donne, pari opportunità e cultura del rispetto.A promuovere un monitoraggio, in accordo con le associazioni di volontariato di ispirazione laica e religiosa, sulla condizione di vita delle donne immigrate nel nostro territorio al fine di attivare programmi di sostegno in favore delle donne in difficoltà.A realizzare progetti tesi ad assicurare una percezione di maggiore sicurezza in città come illuminazione di strade e giardini.A rendere operativi i provvedimenti sul trasporto pubblico, di cui alcuni già previsti, relativamente ai mezzi ATAF e al servizio taxi.Palazzo Vecchio, 20 novembre 2006