Giglio d'Oro a Zainap Gashaeva, Matteuzzi (DS): «Ha lottato per la pace in Cecenia»
Questo il testo dell'intervento della consigliera dei DS Lucia Matteuzzi:«Zainap Gashaeva, di nazionalità cecena, è nata nel 1953 in esilio in Kasakhistan, i suoi genitori la chiamavano "coca" che in ceceno significa colomba nella speranza che un giorno il loro paese potesse trovare la pace.Dopo gli studi esercita la sua professione di economista, e nel 1994 quando iniziano le atrocità nel suo paese essa si impegna in numerose azioni internazionali di promozione al dialogo e alla pace e rivolge la sua particolare attenzione alla condizione dei bambini che in ogni conflitto sono sempre i più colpiti. Diventa presidente dell'unione delle donne del nord Caucaso e nel 1997 fonda una organizzazione non governativa (ONG) interregionale per la promozione della pace chiamata "Eco della guerra" a questa organizzazione aderiscono principalmente le donne cecene ma vi collaborano anche alcune donne russe. I principi che ispirano l'associazione sono il rispetto per la libertà e i diritti umani; la promozione di politiche non violente, la costruzione della pace in una società democratica. In particolare si occupa di offrire sostegno alla popolazione rifugiata in Inguscezia. Attività educative e sostegno psicologico ai bambini, aiuti umanitari e sanitari alle famiglie disperse e sradicate dal loro contesto sociale. Viene aperta una sede della sua associazione in Inguscezia, piccola repubblica vicina alla Cecenia che accoglie circa 110.000 rifugiati. Zainap con la sua determinazione, la sua azione e la sua tenacia è riuscita ad aiutare migliaia di famiglie e di bambini. Grazie anche al sostegno internazionale, in particolare del governo tedesco, che nel 2005 a Colonia nell'ambito dell'iniziativa "1000 donne per la pace nel mondo" le ha consegnato un premio per il progetto e la realizzazione di un "asilo" per bambini orfani e malati, una struttura capace di accogliere circa 30 bambini in difficoltà: soli e malati e di dare loro non solo un rifugio ma assicurare loro cure ed istruzione. Nel corso degli anni e parallelamente alle iniziative rivolte ai bambini Zainap Gashaeva ha raccolto numerose testimonianze sulla situazione della Cecenia che è diventata, purtroppo, una delle tante guerre dimenticate. In questi anni sono state raccolte prove, principalmente foto e video, testimonianze, elenchi di persone con i nomi delle vittime e dei dispersi che sono stati portati in Europa attraverso mille espedienti con la speranza di far prendere coscienza della situazione cecena al mondo intero e con la speranza di potere un giorno consegnare i colpevoli davanti ad un tribunale internazionale. La sua attività ovviamente non è ben vista né dal governo russo né da quello ceceno. Ma insieme alle sue collaboratrici continua la sua azione con coraggio e consapevolezza, la sua casa e la sua associazione sono un rifugio per tanti profughi. La pur difficile condizione in cui si trova ad operare non le impedisce di continuare ad occuparsi delle attività di assistenza ai bambini orfani e alle donne anche se essere quotidianamente in pericolo nel proprio paese è una prova terribile che la spaventa molto. La sua attività e la sua associazione hanno ispirato recentemente la realizzazione di un film del regista svizzero Eric Bergkraut dal titolo "Coca, la colombe tchetchenie" prodotto con il sostegno del Swiss Agency for development an cooperation e dal Federal Office of culture. Il film racconta la sua storia di donna in lotta per affermare principi di pace e libertà contro la guerra e contro ogni integralismo. Che è la motivazione principale per il conferimento del Giglio d'oro della città di Firenze».(fn)