Toccafondi e Fantini (FI): "Giusto l'appello del Cardinale Antonelli ma gli amministratori cosa fanno per migliorare la città?"
"Ha ragione il Cardinale Antonelli quando, ricordando la visita in città di Papa Paolo VI la notte di Natale del 1966, disse ai fiorentini all'indomani dell'alluvione «rinascere come popolo vivo e unito, popolo laborioso e credente, popolo fedele alla sua tradizione», si è chiesto se e quanto, quaranta anni dopo, quelle parole sono state accolte. Per fare questo occorre partire dalla realtà odierna: come non constatare quanto già riferito dal cardinale nella sua omelia. Destano preoccupazioni la popolazione che diminuisce ed invecchia, le giovani coppie in cerca di casa costrette ad abitare fuori dalla città perché il costo è troppo proibitivo, il centro storico oramai occupato da uffici e da studenti, attività artigianali ed imprese che lasciano Firenze per trasferirsi altrove e l'unica economia che avanza è quella del turismo di massa che dedica alla città poche ore".È quanto hanno dichiarato il consigliere comunale di Forza Italia Gabriele Toccafondi ed il capogruppo di Forza Italia nel Quartiere 1 Enrico Fantini, commentando le parole del Cardinale di Firenze e sottolineando che in questi giorni non c'è stata nessuna presa di posizione da parte degli amministratori "mentre restano sotto gli occhi di tutti i dati preoccupanti che imperversano in città hanno aggiunto i due rappresentanti di Forza Italia . La fotografia odierna delle città è preoccupante, pertanto il richiamo di Antonelli vale per tutti e non può che trovarci d'accordo".Firenze è visitata ogni anno da circa 16 milioni di turisti, di questi circa 4 milioni dormono in città almeno una notte per un totale di 6,8 milioni di pernottamenti, gli altri 12 milioni visitano la città in giornata."Intorno a questo turismo di massa che non visita Firenze, al massimo la osserva, è nata una economia che vive esclusivamente di questo e che forte dei numeri (12 milioni di turisti l'anno!) prende il posto ai negozi storici e ai luoghi storici di Firenze ha aggiunto Gabriele Toccafondi . Secondo il censimento che l'Istat ha elaborato nel 2004 sono oltre un milione e mezzo le unità abitative che restano vuote nel cuore delle città italiane. Un patrimonio che il mondo ci invidia, che può contare su almeno 900 centri storici di assoluta rilevanza e bellezza rischia di diventare una bella scatola vuota. Negli ultimi vent'anni il solo centro storico di Firenze ha perso circa 100.000 praticamente un'intera città"."È importante sottolineare come proseguono Toccafondi e Fantini dai dati dell'Osservatorio Scenari Immobiliari del 2005 si rileva che i prezzi delle abitazioni in alcuni comuni a sud-est di Firenze non si discostino più di tanto da quelli di alcune zone della città. Inoltre la popolazione a Firenze non è più tanto giovane: il 26% del totale ha più di 65 anni e solo il 12% ne ha meno di 14. Altro dato fornito dall'indagine del 2006 della società Unica è che circa 123.000 famiglie, delle complessive 177.238 è composta da 1 o 2 persone".Altri dati forniti dall'indagine evidenziano che Firenze, come città universitaria, ha 30.000 studenti fuori sede e l'Agenzia per il Diritto allo Studio dell'Università di Firenze garantisce nel 2006 circa 1.500 posti letto. Firenze è anche città di immigrazione. Nel 2000 sono state 60.000 le persone immigrate. Dati della Caritas indicano che nel 2004 nella Provincia di Firenze sono stati 76.000 i soggiornanti immigrati.Nell'area fiorentina vivono un totale di 616.000 persone: 366.000 nel Comune di Firenze e 250.000 nei comuni circostanti. Ci sono 6.000 famiglie con sfratti esecutivi a Firenze e 8.900 nell'area fiorentina; all'ultimo bando per le case popolari sono state presentate circa 4.500 domande.Il censimento del 2001 indica la presenza nel Comune di Firenze di 170.000 abitazioni occupate, 15.000 le case sfitte di cui 6.000 nel centro storico, con 4.000 utenze non attive.I 12.000 alloggi di edilizia pubblica di proprietà dei comuni dell'area fiorentina e gestiti da Casa S.p.A., sono assegnati. 5.750 nuclei familiare sono in graduatoria per l'accesso all'edilizia popolare. (uc)