Firenze Parcheggi, Unaltracittà e Rifondazione: «I conti vanno a picco. Si cambi forma di gestione e amministratori»
«Il bilancio di Firenze Parcheggi va a picco, e così una società nata per gestire la sosta in città e per contribuire alla soluzione del grave problema della mobilità a Firenze fallisce i suoi obiettivi». E' quanto sostengono la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo, la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, i consiglieri Leonardo Pieri e Mbay Diaw.«Dall'analisi del bilancio 2005 hanno spiegato - emerge una situazione societaria grave, figlia di una cattiva gestione e di operazioni che, se a prima vista sembrano ingenue e superficiali, in realtà celano attività che sembrano favorire terzi e non la collettività. Il caso più eclatante è quello dei prestiti richiesti alle banche, con guadagni per gli istituti di credito a dir poco esagerati. Eppure il sistema bancario possiede ben il 30% della società: nonostante questo, o forse a causa di questo, per ogni euro che i cittadini spendono per parcheggiare ben 4 centesimi finiscono alle banche sotto forma di interessi».«Sotto gli occhi di tutti quotidianamente hanno proseguito i quattro consiglieri la cattiva gestione dei parcheggi viene esaltata dall'analisi del bilancio: aumentano anno dopo anno i posti macchina a disposizione di Firenze Parcheggi ma diminuiscono i ricavi, come se il vero business fosse la costruzione materiale dei tanti impianti sotterranei e non la successiva gestione utile ad una mobilità sostenibile. Contestualmente l'utile si dimezza e aumentano le provvigioni di vendita, le spese di rappresentanza, le consulenze e, soprattutto, i compensi agli amministratori della società. Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione Comunista, in vista anche del consiglio sulla mobilità del 4 dicembre, presentano una interrogazione al sindaco e alla giunta responsabili di indirizzi politici e investimenti sbagliati di Firenze Parcheggi».Per Ornella De Zordo «il bilancio di Firenze parcheggi è stato evidentemente appesantito dalla presa in carico dei parcheggi di Firenze Mobilità che sono una rimessa per la collettività e oltre che ad essere inutili per la città. Non solo, ora, per i progettati parcheggi di piazza Beccaria e piazza Vittorio Veneto, il Comune ne affida, senza alcuna gara, la realizzazione a Firenze Mobilità e spinge la propria controllata Firenze Parcheggi ad acquistarli da Firenze Mobilità. Per Firenze Parcheggi si può tranquillamente parlare di un vero e proprio fallimento aziendale. Tutti i parametri economici sono sballati, incompatibili con una buona gestione societaria. E ancora una volta a farne le spese sono i fiorentini».«Il suolo, bene comune per eccellenza ha commentato la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo è stato privatizzato e i risultati sono negativi. E' necessario perciò ripensare da zero l'attuale forma giuridica e ripartire con persone non coinvolte fino ad oggi e con le professionalità adeguate ad una gestione trasparente. Se non cambierà niente Palazzo Vecchio sarà infatti costretto a versare fior di milioni di euro per riparare i guasti dell'attuale gestione».Secondo Anna Nocentini: «Se le cose stanno così, non è più sufficiente chieder correttezza e trasparenza amministrativa. Il consiglio comunale deve essere informato nel dettaglio delle spese così come dei mancati risparmi di gestione perché la giunta si è assunta la responsabilità di una sovraesposizione di investimenti, evidentemente non redditizi, mentre da anni si chiedono parcheggi scambiatori e non interni alla città».«E' indispensabile quindi ha aggiunto la capogruppo di Rifondazione Comunista aprire un ragionamento sulla forma gestionale che è stata scelta: la società per azioni mista ha attratto solo capitali privati di istituti bancari, non ha sollecitato iniziativa imprenditoriale, non si è collocata sul mercato ma vive di garanzie monopolistiche, è di fatto un ente strumentale dell'amministrazione; emerge un cattivo rapporto con i lavoratori, è recente uno sciopero, e pessimo con i cittadini. Qual è l'utilità per l'amministrazione e per il consiglio comunale che non può esercitare di fatto nessun controllo su questa spesa di denaro pubblico? E' quindi indispensabile un'operazione trasparenza sull'operato e una scelta netta per il futuro. Deve essere realizzata l'Agenzia per la Mobilità: su questa, la sua natura giuridica e il suo scopo, deve essere aperta una discussione all'interno della quale si possono aprire spazi per un cambiamento radicale anche nella gestione della sosta».Sul bilancio di Firenze Parcheggi del 2005 i consiglieri di Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione Comunista hanno poi presentato una interrogazione al sindaco per sapere «se ritiene corretta la gestione 2005 della società Firenze Parcheggi che, pur disponendo sempre più di parcheggi, ha visto i propri ricavi diminuire di oltre 600.000 euro, mentre sono aumentati a dismisura sia i costi di produzione, oltre un milione e 200.000 euro, che gli oneri finanziari per 125.000 euro, mentre l'utile ha subito un crollo e in un anno viene quasi dimezzato, passando da oltre 3 milioni e mezzo a nemmeno due»; «per quale motivo c'è stata la riduzione degli incassi dei parcheggi del 4% nel 2005 rispetto al 2004, nonostante i nuovi parcheggi di piazza Ghiberti e della Fortezza da Basso, che garantiscono ben 1.000 posti in più»; «per quale motivo sono aumentati i costi nel 2005 per servizi e godimento di beni di terzi di ben 1,6 milioni/euro (+22% rispetto al 2004)»; «per quale motivo sono aumentate le provvigioni di vendita e le spese di rappresentanza (+71%), mentre le consulenze contabilizzano ben 520.000 euro annui e, soprattutto, perché sono aumentati i compensi agli amministratori della società (277.053 euro cioè +68%)»; «per quale motivo Firenze Parcheggi ha concesso un prestito infruttifero fino al 2010 a Firenze Mobilità per la cifra di 350.000 euro»; «quali siano i motivi del mancato utilizzo di risorse finanziarie di oltre 10 milioni di euro che rimangono fermi nelle casse di Firenze Parcheggi»; «quali siano i motivi dei 17 milioni di euro di mutui chiesti da Firenze Parcheggi alle banche con un tasso applicato dagli istituti di credito di uno spread tra l'1,30% e l'1,90%, quindi ad un tasso superiore alla media». (fn)