Abolizione tassa di soggiorno, Toccafondi (FI): «Chi si dimette?»

«Dopo l'abolizione definitiva della tassa di soggiorno è doverosa una domanda. Chi si dimette?». E' quanto si chiede il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi commentando «il voto unanime della Camera dei Deputati contro la tassa di soggiorno».«Chi si dimette? - prosegue Toccafondi - il sindaco Domenici anche in veste di presidente Anci, il Ministro Rutelli che aveva speso parole elogiative solo qualche giorno fa sulla tassa di soggiorno e adesso con altrettanto vigore plaude alla decisione unanime dei parlamentari, l'onorevole Ventura, fiorentino e relatore della finanziaria per il centrosinistra, tutti quegli esponenti del centrosinistra fiorentino che non riuscivano a trovare le parole per dire come era giusta la nuova tassa e che sono stati smentiti dai loro colleghi parlamentari? Insomma chi si dimette?»«Avevo criticato – ha ricordato l'esponente di Forza Italia - il nuovo balzello medievale che ricordava le domande: "quanti siete, dove andate, cosa portate? Un fiorino" perchè a Firenze la tassa sui turisti c'è già e si chiama ticket sui bus turistici. Quest'ultima, in vigore da 5 anni, porta nelle casse del Comune 8milioni di euro l'anno che non sono spesi per migliorare i servizi rivolti ai turisti. Inoltre sul territorio comunale gli alberghi sono 395: 6 a cinque stelle, 67 a quattro stelle, 119 a tre stelle, 97 a due stelle e 106 a una stella. Era del tutto ovvio quindi che per incassare i 20milioni di euro prospettati la tassa di soggiorno doveva gravare specialmente sugli alberghi a una, due, tre stelle».«A questo punto, però – ha concluso Toccafondi - la sconfitta politica e morale del sindaco e della sua maggioranza, l'ennesima sconfitta, ha bisogno di di coerenza, pertanto siamo in attesa di sapere se e chi si dimetterà». (fn)