Falda acquifera e lavori al bypass del Galluzzo, Checcucci (AN): «Il Comune deve tutelare meglio la salute dei cittadini. Sono urgenti i lavori di allaccio al rete idrica»
«Nell'arco di tre mesi si sono già verificati due episodi che hanno messo in allarme l'intera zona interessata dai lavori del by pass». E' quanto ricorda la consigliera di AN Gaia Checcucci commentando la risposta dell'assessore Biagi all'interrogazione urgente «sullo stato della falda acquifera al Galluzzo intaccata durante i lavori per l'ampliamento del terza corsia dell'A1». L'interrogazione, oltre che da Gaia Checcucci, era stata presentata da consiglieri del gruppo di Alleanza Nazionale Riccardo Sarra, Stefano Alessandri, Jacopo Cellai e dalla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli.«Il primo episodio risale all'agosto scorso ha aggiunto - quando alcune betoniere hanno scaricato le acque di lavaggio direttamente sul suolo senza il necessario trattamento di depurazione. Sono state rischio salute circa 40 famiglie residenti nella zona del ponte all'Asse che hanno come unico approvvigionamento idrico falde e pozzi, dato che è assente la rete idrica comunale. Il secondo è avvenuto neanche una settima fa e riguarda la falda acquifera intaccata per l'escavazione di una galleria a circa 185 metri di profondità».«Due episodi ha sottolineato Gaia Checcucci che dovrebbero far riflettere sulle possibili conseguenze che si sarebbero potute verificare per la salute dei residenti e che, in ogni caso, dimostrano la carenza di monitoraggi, controlli e prevenzione soprattutto da parte di quel comitato tecnico di garanzia, all'interno del quale siedono rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di Firenze e Scandicci e Società Autostrade. Tale comitato dovrebbe approvare il programma di monitoraggio ambientale redatto dalla Società Autostrade, prescriverne eventuali integrazioni o modifiche, proporre soluzioni che si evidenziano in fase esecutiva ma, soprattutto, fungere da supporto ai Comuni esaminando le problematiche che questi ultimi gli sottopongono, oltre agli atti di monitoraggio ambientale per intervenire in caso di superamento di soglie previste. Il fatto che le rassicurazioni sull'esiguità dell'intaccamento della falda avvengano da parte di Società Autostrade e che il Comune, soltanto a seguito di interrogazioni e di segnalazioni dei residenti si sia pronunciato, dimostra la debolezza del ruolo che gli enti locali rivestono all'interno del comitato tecnico e la scarsa informazione che hanno, in tempo reale, su quello che accade nel cantiere».«Ad aggravare la situazione della zona ha rilevato la consigliera di AN - c'è che l'allacciamento alla rete idrica deve essere ancora realizzato e i tempi annunciati dall'assessore Biagi, pari a due anni, sono eccessivamente lunghi e rendono i residenti, costretti ad approvvigionarsi da pozzi, esposti ancora ai rischi che porranno derivare dalle escavazioni. E' da tenere presente che l'intaccamento della falda è avvenuto a 185 meri di profondità su un tracciato complessivo di 1 chilometro e 200 metri. Occorre quindi rivedere il ruolo del Comune all'interno del comitato, se necessario incrementando anche la presenza numerica dei suoi rappresentanti, e creando un raccordo costante con i residenti che già a dicembre 2005 chiesero, con una lettera con oltre 300 firme, di avere risposte sugli allacci alla rete idrica e per disporre di un rapporto tecnico sull'aspetto geologico del territorio. Inutile dire che a queste richieste il Comune non hai mai risposto». (fn)