Condizione delle carceri italiane: presentato questa mattina in Palazzo Vecchio il quarto rapporto dell'associazione Antigone
Una fotografia delle 208 carceri italiane individuandone i punti critici, le note dolenti, le iniziative più importanti. E' il quarto rapporto Antigone, "Dentro ogni carcere. Antigone nei 208 istituti di pena italiani", realizzato in collaborazione con la fondazione Michelucci e presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal garante dei diritti dei detenuti Franco Corleone, da Alessio Scandurra dell'associazione Antigone e dal presidente della fondazione Michelucci, Alessandro Margara.«Dalla ricerca di Antigone si registra un'attenta analisi della situazione carceraria italiana - ha commentato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini - che resterà drammatica se non correremo subito ai ripari. Oltre ad una giusta regolamentazione ci aspettiamo che il nuovo Governo si adoperi per fare delle leggi ad hoc che migliorino le condizione degli istituti penitenziari e che soprattutto favoriscano un pieno reinserimento nella società: chi esce dal carcere deve avere quegli strumenti necessari per iniziare una nuova vita».Nel rapporto è inoltre analizzata la situazione relativa alle capienze degli istituti prima e dopo l'indulto con alcune riflessioni che riguardano l'organizzazione interna delle carceri italiane e un documento sugli episodi di violenze e maltrattamenti avvenuti negli ultimi anni.«Nella storia italiana l'indulto è stato uno strumento da sempre usato nella gestione delle carceri ha sottolineato Franco Corleone ma la situazione che si è venuta a creare oggi dimostra che questo provvedimento da solo non basta per risolvere il problema: l'alto numero dei detenuti nelle carceri italiane è dovuto alla normativa vigente che a mio parer dovrebbe essere rivista, a partire da nuove leggi per rendere dignitose le condizioni di vita nel carcere e dall'introduzione di norme per limitare il ricorso alla detenzione che dovrebbe essere assunta come estrema ratio. Un altro aspetto ha aggiunto Corleone - che l'indulto ha evidenziato è il malfunzionamento delle misure alternative al carcere a partire dall'accoglienza al momento dell'uscita dall'istituto fino alle attività che si potrebbero realizzare all'interno del carcere affinché chi, una volta fuori, non commetta gli stessi errori e possa riuscire a reintegrarsi nella società». (fn)