Donzelli (AN): «La sciattoneria del Governo danneggia l'università più dei tagli»
«Questa storia dei fondi aggiuntivi annunciati dal Governo e poi smentiti dal Ministro dell'università, è una beffa che danneggia irrimediabilmente il prestigio dei nostri atenei..L'istituzione culturale italiana per eccellenza è trattata da questo Governo alla stregua di un questuante rompiscatole a cui fare qualche falsa promessa per levarselo di torno». E' quanto sostiene il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria«Quella di ieri è stata la giornata più buia della storia dell'Università italiana degli ultimi sessanta anni ha commentato Donzelli - abbiamo visto comunicati stampa del Governo che annunciavano 177 milioni di euro per nuove assunzioni e ricerca, salvo poi dopo poche ore comunicati dello stesso Governo, per bocca del Ministro competente Mussi, in cui si smentiva tutto e si avvertiva che erano fondi già previsti, quindi niente di aggiuntivo, e che comunque i problemi erano sui tagli non diminuiti. Nel frattempo abbiamo letto pure dichiarazioni della senatrice a vita Montalcini, illustrissimo esponente scientifico e quindi poco avvezzo alle meschinità della politica, che, caduta nella trappola del Governo, si era lasciata andare a commenti entusiastici sui nuovi provvedimenti credendo alla buona fede di Prodi».«Veramente paradossale ha concluso il leader del movimento studentesco vicino ad Alleanza Nazionale se aggiungiamo che il Ministro dell'Economia e quello dell'Università si stanno parlando, non in consiglio dei ministri, ma attraverso lettere al Corriere della Sera. Tutta questa improvvisazione e sciattoneria danneggia l'università italiana, più degli stessi tagli. Gli studenti continueranno a contestare questo Governo con sempre maggiore forza e determinazione. Dopo le proteste a Firenze, Palermo, Ferrara, Cosenza, Roma Tre, Siena, Chieti e il corteo studentesco di sabato a Pavia, Azione Universitaria nei prossimi giorni si mobiliterà in tutti gli Atenei contro il Governo che sta distruggendo le nostre facoltà». (fn)