Commemorazione caduti di Nassirya, Forza Italia scrive al Presidente della Repubblica
I consiglieri del gruppo di Forza Italia scrivono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Motivo la commemorazione dei soldati italiani e dei civili iracheni uccisi a Nassirya tre anni fa. La lettera è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dal vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi.«Pensiamo sia doveroso oltre che auspicabile commemorare ufficialmente nelle istituzioni i caduti si legge nella lettera - tutto questo non è possibile in tante realtà locali, piccole o grandi, enti pubblici, comuni, province e regioni. Non tutte hanno voluto e potuto ricordare ufficialmente quei caduti all'interno delle istituzioni e degli organi istituzionali. L'esempio di Firenze è eclatante».«Non pensiamo sia solo un problema di rivalità politica né di questioni ideologiche prosegue la lettera - né tanto meno disguidi tecnici e di comunicazione, pensiamo sia l'ennesimo esempio di un abbandono del senso di appartenenza ad un popolo e ad una nazione. Per questo motivo Le scriviamo, in quanto Lei rappresenta il garante dell'unità nazionale e i valori del nostro popolo».Da parte sua il consigliere Enrico Bosi ha ricordato che giovedì prossimo, in commissione toponomastica, verrà esaminata la sua mozione per intitolare una strada o una piazza di Firenze ai caduti di Nassirya.«Questa richiesta ha ricordato Bosi - era già stata fatta nella precedente legislatura dalla collega Bianca Maria Giocoli ma era stata bocciata. Auspichiamo adesso che la maggioranza abbia un atteggiamento costruttivo». (fn)Questo il testo della lettera dei consiglieri del gruppo di Forza Italia:«Egr. Sig. PresidentePalazzo del QuirinalePiazza del Quirinale00187 RomaEgr. Sig. Presidente,il 12 novembre 2006 ricorre il terzo anniversario dei caduti di Nassirya, dove persero la vita 12 Carabinieri, 5 soldati, 2 civili italiani e 9 cittadini iracheni, di cui 4 bambini.Scriviamo a Lei come capo dello Stato e garante dell'unità nazionale, perché pensiamo sia doveroso oltre che auspicabile commemorare ufficialmente nelle istituzioni i nostri caduti.Tutto questo non è possibile in tante realtà locali, piccole o grandi, enti pubblici, comuni, province e regioni. Non tutte hanno voluto e potuto ricordare ufficialmente quei caduti all'interno delle istituzioni e degli organi istituzionali. L'esempio di Firenze è eclatante.Il Sindaco ha chiesto di poter commemorare in apertura di consiglio comunale i nostri caduti a Nassirya, la conferenza dei capigruppo a maggioranza ha accolto la richiesta, ma vista l'assenza di unanimità, la stessa giunta ha rinunciato alla commemorazione all'interno delle istituzioni, decidendo di ricordarli con la deposizione di una corona al monumento dei caduti di tutte le guerre, ma non all'interno dell'organo rappresentativo dell'intera comunità.Egregio Signor Presidente non pensiamo sia solo un problema di rivalità politica né di questioni ideologiche né tanto meno disguidi tecnici e di comunicazione, pensiamo sia l'ennesimo esempio di un abbandono del senso di appartenenza ad un popolo e ad una nazione.Per questo motivo Le scriviamo, in quanto Lei rappresenta il garante dell'unità nazionale e i valori del nostro popolo.Firenze, 11 novembre 2006»