40°dell'Alluvione, oggi in Palazzo Vecchio convegno "Diritto all'acqua contro la povertà". L'assessore Bevilacqua: "A Firenze la sede della Borsa solidale dei gemellaggi per l'acqua"

Firenze sede della ‘Borsa solidale dei gemellaggi per l'acqua'. La proposta arriva dall'assessore ai nuovi stili di vita e consumo critico Cristina Bevilacqua che stamani ha partecipato al convegno organizzato in occasione del 40° Anniversario dell'alluvione "Diritto all'acqua contro la povertà" che si è svolto nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Oltre all'assessore Bevilacqua erano presenti Mohand Cherifi di Alleanza mondiale delle Città contro le Povertà, Oumar Bathily sindaco di Mopti (Mali), Teodoro Romero presidente della Confederazione dei Fondi Municipali di Solidarietà (Spagna). "In questo modo – ha aggiunto lCristina Bevilacqua- potremo avere a Firenze uno strumento per mettere in rete i soggetti istituzionali e sociali fra paesi del Nord e del Sud del mondo". E' infatti l'acqua una delle sfide prioritarie del pianeta per garantire a tutti i popoli uno sviluppo equo, pacifico e sostenibile. E di acqua si è discusso stamani nel Salone dei Duecento dove è stato presentato il ‘rapporto sull'acqua e sviluppo umano 2006'."Ogni giorno – ha detto l'assessore Cristina Bevilacqua- nel mondo circa diecimila persone muoiono a causa della mancanza o della cattiva qualità dell'acqua". L'assessore Cristina Bevilacqua ha dato qualche dato ricordando che -il nostro pianeta è composto per il 70% circa di acqua, ma la gran parte, il 97%, è acqua degli oceani e quindi salata. Il restante 3% è acqua dolce, ma solo lo 0,30% è a disposizione per usi umani, giacché il resto è intrappolato nei ghiacciai o nel sottosuolo. La superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, di cui il 97,5% da acqua salata. Di questa enorme quantità resta circa il 3,5 % di acqua dolce, la maggior parte imprigionata nei ghiacciai delle montagne e nelle calotte polari (il 68,9%) o nascosta nel sottosuolo (il 29,9%) mentre solo circa lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi e quindi potenzialmente disponibile.L'acqua disponibile corrisponde allo 0,007% dell'acqua totale del pianeta Quella che resta è comunque una quantità sufficiente per sostenere una popolazione mondiale di dimensioni doppie a quelle previste per la fine del XXI secolo .Gli enti locali si possono impegnare con azioni concrete per dare contributo effettivo a costruire quotidianamente politiche per salvaguardare questa preziosa risorsa . Firenze in questo ambito ha svolto e potrà svolgere un ruolo importante. Basta ricordare l'acqua nelle mense scolastiche: dal 2004 viene utilizzata quella del rubinetto che significa 2milioni di bottiglie di plastica in meno in un anno. I fontanelli di acqua ad alta qualità che consentono di attingere l'acqua dall'acquedotto grazie alla collaborazione con Publiacqua. Nei primi sei mesi di attività sono già stati utilizzati 300mila litri. Attualmente sono attivi nella città 3 fontanelli, 1 nel quartiere 4 (Villa Vogel), uno all'Anconella e un altro nella zona delle Piagge. E le fontane pubbliche che in città sono 305. Il Comune è poi attivo con le campagne di sensibilizzazione per la riduzione degli sprechi e le buone pratiche per gli usi pubblici e privati come il riutilizzo dell'acqua piovana.Si ricorda che dal 2002 l'assemblea dei soci di Publiacqua ha deciso di devolvere 1 centesimo di euro per metro cubo di acqua consumata dagli utenti a sostegno di progetti di cooperazione decentrata in campo idrico in paesi dove esiste una strutturale penuria di acqua. E dal 2002 vengono destinati al co-finaziamento di progetti di cooperazione 1.350.000euro l'anno.Dal 2005 l'assemblea dei soci di Publiacqua ha costituito un soggetto associativo non-profit, aperto al contributo di tutti: la Water Right Foundation che si propone di operare nel quadro dell'iniziativa degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio promossa dalle Nazioni Unite"Non possiamo dimenticare – ha detto l'assessore Bevilacqua- che nel settembre del 2000, durante il Vertice del Millennio presso le Nazioni Unite, 189 capi di Stato e di Governo si sono impegnati a raggiungere, entro il 2015, gli otto obiettivi di sviluppo: eliminare la povertà estrema e la fame, garantire a tutti i bambini e le bambine l'istruzione primaria, eliminare le disparità fra i sessi, ridurre di due terzi la mortalità infantile e la mortalità materna, combattere l'hiv/aids, la malaria e le altre malattie, combattere il degrado ambientale, assicurare a tutti l'accesso all'educazione, alle cure sanitarie e all'acqua.". Il convegno che prosegue per tutta la giornata di oggi si concluderà domani mattina (10,30) nel salone dei Cinquecento dove verrà presentata la dichiarazione finale. (lb)