Prime due tappe per il "tour imprese e cultura", le commissioni cultura e sviluppo economico in visita all'Officina Santa Maria Novella e alla profumeria Villoresi
Si è aperto oggi con la visita ai laboratori della profumeria Lorenzo Villoresi e a quelli dell'Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella il "Tour imprese e cultura". Promossa dalle commissioni sviluppo economico e cultura l'iniziativa prevede una serie di viste alle realtà imprenditoriali fiorentine che fanno della tradizione, dell'innovazione e della ricerca in campo artistico e artigianale il punto di forza della propria attività.Prima tappa la profumeria Villoresi in via de' Bardi dove, oltre che al laboratorio dove si producono fragranze artigianalmente, in cantiere c'è anche la realizzazione di una scuola, «una sorta di «università del profumo - hanno commentato i presidenmti Dario Nardella e Francesco Ricci - dove si potranno seguire seminari, apprendere i segreti delle essenze e delle loro combinazioni e dove sarà costruita anche una serra e un orto botanico per coltivare direttamente le varie specie di fiori».«I nostri clienti vengono qui da tutto il mondo- ha spiegato il titolare dell'azienda Lorenzo Villoresi e ci chiedono spesso fragranze personalizzate. Dietro la scelta di una fragranza c'è una ricerca molto accurata, a partire dagli ingredienti che andiamo a prendere in Asia e Africa e qui li trasformiamo in vari prodotti artigianali dal sapone, alla crema al bagnoschiuma fino alle candele».«Ci sembra un'esperienza veramente importante ha commentato Francesco Ricci soprattutto per questa nuova scuola che sta nascendo e che sarà un vero e proprio fiore all'occhiello per la nostra città».Dopo la vista alla profumeria di via de' Bardi i rappresentanti delle due commissioni si sono spostati ai laboratori dell'Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella. Nata nel 1612, l'azienda dal 1990 è diretta da Eugenio Alphandery che questa mattina ha guidato i consiglieri in una visita della struttura dove si lavorano i saponi e si producono vari tipi di prodotti come liquori, talchi, creme, pastiglie e pot-pourri.«In sedici anni i dipendenti sono passati da 5 a 65 ha spiegato il direttore Alphandery- e in questo momento stiamo ampliando il laboratorio con nuove stanze e nuovi macchinari. Sono inoltre in corso, grazie ad un accordo con l'università di Firenze, lezioni tenute dalla facoltà di farmacia»«Qeste due realtà rappresentano una perfetta combinazione tra qualità e tradizione - ha rilevato Nardella e stiamo pensando di ritrovarci fra qualche mese con tutte le aziende che andremo a visitare per fare il punto della situazione e per aprire un dialogo tra quest'ultime e l'amministrazione». (fn)