Sicurezza, Formigli e Agostini (DS): «La forza del nostro tessuto sociale resta il vero antidoto alla criminalità»

Questo il testo dell'intervento del capogruppo dei DS Alberto Formigli e della consigliera Susanna Agostini:«Firenze è alle prese con i problemi tipici delle città più moderne con particolare riferimento all'intreccio tra fenomeni globali e dimensione locale delle risposte. Ciò ci rende vulnerabili ma al contempo la forza del nostro tessuto sociale resta il vero antidoto ai fenomeni connessi con la criminalità.Il rapporto della Fondazione Caponetto è un utile strumento di conoscenza ed al contempo la dimostrazione delle capacità, della professionalità e del contributo che il mondo dell'associazionismo e del volontariato possono offrire. La Fondazione è parte di quei percettori sensibili che ci segnalano la possibilità di infiltrazioni e di trasformazione del tessuto socio/culturale.Leggendo i contenuti riportati dalla stampa, emerge con nettezza che la situazione a Firenze "non è paragonabile a Padova ed a Bologna, che hanno più problemi" così come è chiaro che "tra cittadini e istituzioni esiste una forte identità antimafiosa e una marcata sensibilità ai valori della legalità e della giustizia sociale"E' partendo da queste opportune considerazioni emerse dal rapporto della Fondazione che potremo proseguire il confronto con tutti i soggetti, in Consiglio Comunale e nelle Commissioni, ponendo quale obbiettivo comune il tema della solidarietà sociale e della difesa del livello di qualità espresso dalla nostra comunità.Consapevoli che questo traguardo può essere solo il frutto di una rinnovata sfida comune che tiene insieme l'associazioni, i gruppi sociali ed economici con gli Enti, le Istituzioni e le forze dell'ordine, in un patto per la città che sviluppi queste tematiche ed individui impegni ed azioni da intraprendere congiuntamente.Apprezziamo quindi la disponibilità di tutte le forze politiche ad affrontare un sereno e costruttivo dibattito che parli in merito alla qualità della vita a Firenze incluse le percezioni dei cittadini sulla sicurezza soggettiva propria e della comunità. Un lavoro politico che potrebbe coinvolgere anche la qualità dell'informazione alla quale spetta un compito delicatissimo: deve evitare allarmismi che posson finire per fomentare malessere ed insicurezza».(fn)