Firma del protocollo d'intesa per il bacino dell'Arno, il gruppo di An, il consigliere provinciale Nascosti e l'onorevole Migliori: "Un documento di natura politica"

"Quella che si è verificata in questi giorni è solo una grande manifestazione propagandistica, il ricordo dell'alluvione si è trasformato in una festa in giro per la città". E' quanto sostiene il gruppo di Alleanza Nazionale di Palazzo Vecchio assieme all'onorevole di An Riccardo Migliori e il consigliere provinciale Nicola Nascosti."E' da alcuni giorni che assistiamo a riflettori e luci accesi a ogni angolo la città – ha spiegato il capogruppo di An Riccardo Sarra- come se questi fossero giorni felici da ricordare quando da festeggiare non c'è niente. Era necessario invece un momento di riflessione su ciò che ancora c'è da fare per evitare il rischio di altre inondazioni. Per questo ci impegneremo a monitorare quello che l'amministrazione comunale di Firenze e l'attuale Governo porteranno a compimento"."Questa mattina è stato firmato un Protocollo d'intesa tra il presidente della Regione Toscana Martini e il Ministro all'ambiente Pecoraro Scanio – ha spiegato l'onorevole Migliori – dove si dice che saranno stanziati altri 7 milioni di euro per la messa in sicurezza del bacino del fiume Arno, da qui al 2007. Non comprendiamo la provenienza di questi finanziamenti visto che nell'attuale Finanziaria in discussione in Parlamento non c'è nemmeno una riga che riguarda l'Arno. Tutti i gruppi di An – ha affermato l'onorevole Migliori-, provinciali, comunali e regionali monitoreranno se arriveranno questi soldi e dove andranno a finire"."In realtà un Accordo di Programma era già stato firmato nel febbraio 2005 – ha sottolineato la consigliera comunale Gaia Checcuci - tra l'allora Ministro all'ambiente Matteoli e il presidente della Regione Toscana Martini e dal segretario generale dell'autorità di bacino del fiume Arno Giovanni Menduni. Alla data di sottoscrizione dell'appello risultavano già attivati 41 milioni di euro di cui 34 erano a carico dello Stato e 7 a carico della Regione per la messa in sicurezza del fiume. Il progetto inoltre prevedeva un programma di attuazioni degli interventi prioritari divisi in tre arre del fiume: la parte del Valdarno superiore fino a Firenze compresa, la destra dell'Arno e i corsi di pianura di Ombrone Bisenzio e il basso Valdarno fino a Pisa"."Vorremmo sapere- hanno concluso i consiglieri comunali di An, il consigliere provinciale Nascosti e l'onorevole Migliori - perché questi accordi presi in precedenza non sono stati rispettati, c'è forse dietro una ragione politica?." (fd)