Consiglio comunale sulla mobilità, Falciani (SDI): «Rafforzamento del trasporto pubblico. Serve un pool di tecnici adeguato e una vera cabina di regia»
«La necessità di razionalizzare la mobilità fiorentina, riducendo il trasporto privato a favore di quello pubblico è, in una città congestionata come Firenze, un obiettivo da perseguire con tenacia e determinazione. Esprimiamo pertanto soddisfazione per la decisione oggi assunta dalla conferenza dei capigruppo di fissare per lunedì 4 dicembre un consiglio comunale tematico sulla mobilità». E' quanto ha dichiarato il capogruppo dello SDI Alessandro Falciani.«Quella programmare un consiglio sulla mobilità ha ricordato l'esponente della maggioranza è una richiesta che avevamo avanzato da tempo, e che risponde alla diffusa esigenza di definire un piano compiuto e organico nella politica dei trasporti e della sosta in grado di affrontare e risolvere complessivamente le varie questioni che la compongono. Il consiglio sarà quindi l'occasione non solo per discutere il piano generale del traffico urbano, unitamente a quello della sosta. Ma sarà anche e soprattutto l'occasione per confermare le scelte strategiche delle busvie, della tramvia della circonvallazione nord Varlugo-Castello, delle piste ciclabili. Non sarà quindi in discussione la scelta del se, ma piuttosto del come realizzare queste opere. Le busvie, ad esempio, dovranno essere realizzate senza penalizzare la sosta dei residenti e per la tramvia si pone il problema di verificare la possibilità di prevederne in alcuni tratti un percorso in sotterranea e non in superficie. Inoltre sarà l'occasione di individuare i criteri rispetto all'esecutività dei tracciati della tramvia, e di verificarne l'auspicabile adduzione elettrica dei convogli, non per mezzo di una rete aerea, ma bensì direttamente alla rotaie, come accade in altre realtà europee».«La conferma della realizzazione della circonvallazione nord, già prevista nel piano strutturale ha concluso Falciani consentirà poi di eliminare il traffico di migliaia di automezzi privati che oggi utilizzano i viali per recarsi dal Valdarno o dalla Valdisieve a Sesto Fiorentino e nei Comuni della piana. Naturalmente per questo poderoso progetto di profonda innovazione della mobilità fiorentina occorre un pool adeguato di tecnici e di progettisti con adeguate competenze, insieme ad una energica e rafforzata regia unica della amministrazione comunale sui temi della mobilità». (fn)