Busvia di via del Ponte alle Mosse, Malavolti, Baruzzi, De Zordo, Fusi, Pettini e Pieri: «Quella realizzata è un'opera sbagliata e pericolosa»

«Quella realizzata è un'opera sbagliata e pericolosa». Questo il giudizio del presidente della commissione ambiente e trasporti Gregorio Malavolti, della vicepresidente Ornella De Zordo e dei consiglieri Daniele Baruzzi, Marco Fusi, Luca Pettini e Leonardo Pieri che questa mattina hanno effettuato un sopralluogo urgente alla "busvia" di via del Ponte alle Mosse. Erano presenti, oltre ai consiglieri comunali, rappresentanti dei sindacati dell'Ataf, delle associazioni dei ciclisti e singoli cittadini.«Abbiamo percorso a piedi tutta la strada, da Porta al Prato a Piazza Puccini – hanno spiegato i sei consiglieri – e siamo tornati indietro in autobus. Il sopralluogo ha permesso di constatare che quello che è stato fatto, dopo due anni di lavori continuamente bloccati, è un vero e proprio pasticcio, che non rispetta le indicazioni date a più riprese dal consiglio comunale. Prima è stato posizionato l'asfalto fonoassorbente sul lato sinistro della carreggiata, che avrebbe dovuto costituire la nuova busvia, con fermate a pensilina a centro strada. Poi si è fermato tutto e si è deciso di spostare la busvia sulla destra della carreggiata.La soluzione originaria avrebbe avuto quantomeno il pregio di garantire l'immissione diretta degli autobus da piazza Puccini, con un percorso protetto per tutta via Ponte alle Mosse, compresa la svolta a sinistra all'altezza di via Doni e, in fondo, all'altezza di Porta al Prato. Con questa soluzione il traffico privato avrebbe potuto entrare agevolmente da piazza Puccini a Via del Ponte alle Mosse».«La busvia realizzata sulla destra della carreggiata – hanno aggiunto – oltre a presentare vistose "gobbe" all'altezza dei cassonetti della nettezza non è nemmeno presente in tutta la strada. Infatti si interrompe dopo l'incrocio con via Benedetto Marcello. In questo tratto l'autobus, che proviene da destra, si mescola con il traffico privato e deve spostarsi sulla sinistra, per svoltare all'altezza del comando dei vigili, perdendo quel poco tempo guadagnato e soprattutto, la certezza del percorso. Come se non bastasse, all'altezza del comando della polizia municipale, sono stati realizzati parcheggi a spina di pesce sulla sinistra, che rendono ancor più complicata la manovra. Lungo tutta la strada è stato aggiunto sulla sinistra un consistente numero di posto auto con linea blu, quindi nemmeno per i soli residenti. Tutto ciò rende molto stretta la corsia dell'autobus ed, alcuni tratti, anche quella del traffico privato, con continui sconfinamenti. Durante il sopralluogo abbiamo potuto constatare il continuo non rispetto della corsia preferenziale da parte delle auto private, anche per la presenza di auto parcheggiate in divieto di sosta, anche dal lato dell'autobus».«Quella realizzata è un'opera sbagliata e pericolosa, più una "sostavia" che una busvia – hanno sottolineato i sei consiglieri - sbagliato perché quanto realizzato appare più finalizzato a garantire a tutti i costi la sosta e la mobilità privata, lasciando al mezzo pubblico le poche "briciole" di spazio restanti, in netto contrasto con quanto più volte deliberato dal consiglio comunale ed enunciato dal sindaco e dalla giunta. Pericoloso perché il percorso è realmente tortuoso da mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti della strada, soprattutto ciclisti ma anche scooter, che rischiano di essere stretti da destra e da sinistra. Domanderemo alla polizia municipale, sotto le cui finestre continua indefessa la sosta in doppia fila, di valutare la pericolosità di una busvia così realizzata. E' urgente per tutta la città avere un servizio pubblico efficiente come unica possibile risposta razionale ad un traffico sempre più caotico. L'impegno a 360 gradi per il rilancio del trasporto pubblico deve essere una delle priorità: non possiamo fare un passo in avanti e due indietro, ma dobbiamo dare segnali coerenti, ricercando sì il massimo della condivisione ma senza temere i condizionamenti dettati da particolarismi o rendite di posizione».«Chiediamo una netta inversione di tendenza – hanno concluso Malavolti, Baruzzi, De Zordo, Fusi, Pettini e Pieri – che, nel caso specifico, significa tornare a quella soluzione che ha funzionato ottimamente per venti anni: la busvia in senso opposto a quello del traffico privato in via del Ponte alle Mosse ed in via delle Porte Nuove. Realizzabile da subito con minima spesa. Ci impegneremo in tal senso nell'imminente discussione sul piano generale del traffico urbano». (fn)