Il Museo Alinari della Fotografia apre nel complesso delle Leopoldine in piazza santa Maria Novella, l'assessore Giani: "Un momento storico importante in uno dei luoghi più rappresentativi di Firenze"
"Un momento storico importante in un luogo importante", con queste parole l'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani è intervenuto alla conferenza stampa di inaugurazione del Museo Alinari della Fotografia nel complesso delle Leopoldine in piazza Santa Maria Novella. "Siamo di fronte ha aggiunto l'assessore Eugenio Giani- alla riuscita di una sinergia fra pubblico e privato, fra il Comune proprietario dell'edificio, la grande intuizione avuta da Claudio de Polo presidente della Fondazione Alinari e l'amore per Firenze unita all'impegno economico del presidente dell'Ente Cassa di Risparmio Edoardo Speranza".Insieme a Giani alla conferenza stampa erano presenti Claudio de Polo, il regista Giuseppe Tornatore che ha ideato la scenografia del Mnaf, il vicesindaco del Comune di Parigi Laurence Engel e la direttrice degli Affari culturali Hélène Font.L'assessore ha spiegato l'impegno del Comune per la riqualificazione di piazza Santa Maria Novella ricordando i lavori attualmente in corso sia sulla facciata, sugli obelischi e quelli che presto (gennaio) cominceranno per la pavimentazione. "E per quanto riguarda i legami fra Firenze e la Francia "Il 28 ottobre del 1534 ha aggiunto l'assessore alle relazioni internazionali- Caterina dei Medici andò in sposa ad Enrico II di Francia dando inizio a quel forte legame che da allora in poi Firenze ebbe con la Francia e che è evidenziato anche nello stemma dei medici che da allora ha il fiordaliso d'oro in campo azzurro simbolo delle dinastia francese".Giani ha parlato a lungo dell'importanza della nascita di questo nuovo museo dedicato alla fotografia in un luogo "come quello delle Leopoldine bellissimo e da anni in stato di abbandono. Oggi ha concluso Giani- questo luogo sta rinascendo grazie al Museo Alinari e grazie al Museo del Novecento che speriamo di realizzare il prima possibile".Ricordiamo che il Museo è strutturato in 7 sezioni ricche di immagini rare, di strumenti e preziosi oggetti d'epoca. Fra le novità assolute, le foto che i ciechi possono vedere. E poi due aree espositive, la prima per le mostre temporanee, l'altra per le esposizioni permanenti.Il Museo da domani sarà aperto tutti i giorni , escluso il mercoledì, dalle 9,30 alle 19,30 e il sabato fino alle 23,30. (lb)