Bianchi e Picchi (FI) : « Salviamo il progetto dell'archivio storico dell'Unione Europea che ha sede a Villa Salviati»
«Le istituzioni locali si impegnino presso il Governo affinché la legge finanziaria preveda opportuni stanziamenti che consentano l'adeguamento dei locali di Villa Salviati, che è destinata ad ospitare il prestigioso archivio storico dell'Unione Europea, affinché possa contenere la crescente mole di documentazione». L'appello è stato lanciato dal consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi e dall'onorevole Guglielmo Picchi.« Nelle condizioni attuali hanno spiegato la Villa potrà ospitare documenti non oltre la data del 1° gennaio 2009 con l'evidente rischio per Firenze di perdere, per la limitata capienza, questa prestigiosa istituzione. Nella nostra città esiste infatti una grande raccolta di tutta la documentazione degli organismi europei depositata, in base ad un accordo, all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole, villa "Il Poggiolo" in piazza Edison, fin dal 1986. In quell'anno il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, il Consiglio Europeo dei Ministri hanno deciso di creare un archivio che accorpasse certi documenti. Si tratta di fondi di prevalente interesse storico-economico, tra cui figurano anche gli archivi privati di italiani che hanno dato un sopporto allo sviluppo dell'idea di Europa fra i quali Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi».« Senza dubbio quella dell'Archivio Europeo è una realtà sui generis hanno concluso Bianchi e Picchi - con una forte valenza internazionale, che soprattutto in questo momento, all'inizio di un percorso di costruzione dell'identità europea, riveste grande interesse e rilevanza. L'archivio, insieme all'universita' europea, fa di Firenze un importantissimo centro dell' Europa unita e come tale non possiamo lasciarsi sfuggire questa opportunità non solo per Firenze ma per l'Italia intera. ».L'onorevole Picchi ha presentato un emendamento alla legge Finanziaria con la richiesta della destinazione di 4 milioni di euro «per supportare la ristrutturazione e l'ampliamento di questo fondamentale archivio che rischia di perdere le sue collezioni per la saturazione dei locali disponibili». (fn)