Giovedì sera la basilica di San Miniato sarà illuminata di rosa per la campagna di prevenzione della Lilt contro i tumori al seno
Anche quest'anno la prevenzione del tumore al seno si tinge di rosa. Dal tardo pomeriggio di giovedì 26 ottobre e per tutta la notte la Basilica di San Miniato sarà illuminata con una luce rosa grazie alla Silfi sull'esempio di quello che sta accadendo ad altri importanti monumenti e bellezze naturali in Italia e nel mondo: dall'Empire State Building di New York alle Cascate del Niagara in Canada, dall'Harbour Bridge a Sidney alla Table Mountain di Cape Town in Sud Africa, fino alla City Hall di Vienna. E anche l'Italia, da nord a sud, si illumina di rosa: oltre alla Basilica di San Miniato, le luci rosa avvolgeranno la Porta di Ponte ad Agrigento e l'Obelisco dell'Immacolata in Piazza del Gesù a Roma.Questo suggestivo evento rientra nella campagna internazionale "Nastro rosa" organizzata dalla Lega Italiana per la lotta ai tumori e dalla Estée Lauder con l'obiettivo di sensibilizzare le donne sull'importanza di una corretta prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno. La tappa fiorentina della campagna è stata presentata oggi a Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, dal presidente della Lilt Riccardo Poli, da Gianni Amunni direttore dell'Istituto Toscano Tumori, da Marco Rosselli Del Turco direttore scientifico del CSPO (Centro studio prevenzione oncologica), da Patrizia Zavataro e Claudio Bini, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Silfi. Erano presenti anche Roberta Ciurckgan di "Donne come prima" e da Marta Porta di "Toscana Donna"."L'Amministrazione comunale ha aderito volentieri alla campagna promossa dalla Lega italiana tumori - spiega l'assessore e presidente della Società della Salute Cioni - perché la prevenzione è fondamentale nella lotta a questa terribile malattia che colpisce ogni anno moltissime donne. E proprio per questo lo screening del tumore alla mammella, come quello relativi ad altre forme di cancro, rientra tra le priorità della Società della Salute".In tutti i paesi occidentali e industrializzati il carcinoma della mammella ha raggiunto livelli di incidenza tali da rappresentare una vera e propria malattia sociale: in Italia i nuovi casi di cancro al seno sono oltre 36mila ogni anno."Un passo avanti importante nella cura di questa malattia è possibile, principalmente, grazie alla diagnosi sempre più precoce che consente di poter vincere il tumore della mammella in oltre il 90% dei casi ha aggiunto Ammunni . Ecco che quindi la prevenzione diventa essenziale". Prevenzione che passa anche attraverso la mammografia a cui vengono invitate ogni due anni tutte le donne tra i 50 e i 70 anni. La Regione Toscana si colloca ai primi posti a livello nazionale per l'impegno in ambito di prevenzione secondaria dei tumori, che si concretizza nei programmi di screening. Il Piano Sanitario Regionale nel 2006-2007 prevede infatti una piena estensione dei programmi di screening per i tumori della mammella, della cervice dell'utero e del colon retto, indicando anche i precisi obiettivi in termini di partecipazione della popolazione tra i livelli più alti al mondo. In Toscana, nel 2005, sono state invitate allo screening mammografico circa 210mila donne, con un'effettiva estensione del programma al 90% della popolazione femminile residente. "L'obiettivo ha continuato Ammunni è estendere entro il 2007 la copertura al 100% della popolazione target per i tre programmi di screening, oltre che per i tumori della mammella anche per i tumori della cervice dell'utero e del colon retto, e l'applicazione di precisi protocolli per l'assicurazione di qualità".In particolare, per lo screening mammografico nell'area fiorentina, rivolto alle donne residenti di età compresa tra 50 e 69 anni, l'adesione si attesta sul 72% con circa 200 tumori della mammella accertati. Tra questi, circa il 35% è stato diagnosticato con dimensioni inferiori ai 10 millimetri ed è stato possibile applicare un intervento conservativo in oltre l'80% dei casi accertati. Se si analizza poi l'andamento temporale del tumore alla mammella, emerge una progressiva riduzione della mortalità, pari a circa il 20% negli ultimi 12 anni, confermando il miglioramento in termini di diagnosi e trattamento di queste neoplasie nel territorio regionale.Per quanto riguarda l'azione della Lega tumori, a Firenze la Lilt ha da sempre avuto una particolare attenzione per le donne con tumore del seno. Oltre venti anni fa infatti, è nato il Servizio Donna Come Prima grazie a Roberta Ciurekgian Scandurra, oggi pienamente integrato nel CERION-Centro di Riabilitazione Oncologica realizzato dal CSPO in collaborazione con la LILT Firenze. Per la Lega contro i Tumori la riabilitazione non si esaurisce soltanto nell'intervento fisico né in quello squisitamente psicologico. Tra le numerose attività portate avanti dalle stesse volontarie, vogliamo ricordare l'istituzione di una squadra femminile di Dragon Boat, le Florence Dragon Lady, nata grazie all'aiuto della Canottieri Comunali e sostenuta anche dal Comune di Firenze, e un appuntamento culturale mensile ormai entrato nella tradizione di Villa delle Rose, "I mercoledì di Donna Come Prima". E presto sarà istituito anche un premio letterario rivolto a donne che abbiano incontrato la malattia oncologica e che si siano cimentate nel racconto della loro esperienza.(mf)