Un ciclo di iniziative per ricordare Gian Paolo Meucci, magistrato e cattolico

Un volume, tre convegni e un concerto finale. Eccoli gli appuntamenti per celebrare il magistrato Gian Paolo Meucci a 20 anni dalla sua scomparsa. Il calendario delle iniziative è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dal vicesindaco Giuseppe Matulli e dai rappresentanti delle associazioni che organizzano le celebrazioni."Si tratta – ha sottolineato il vicesindaco Matulli – di una serie di iniziative per celebrare Gian Paolo Meucci a 20 anni dalla sua scomparsa. Oltre all'antologia dei suoi scritti, sono in programma tre convegni su alcune tematiche più che mai attuali, che sono in programma in luoghi simbolo per la vita di Meucci. Alla Comunità giovanile di San Michele, della quale fu fondatore, allo Stensen che lo vide protagonista di numerose iniziative e l'Istituto degli Innocenti legata a Meucci in tema di minori".Si comincia il 27 ottobre (ore 17.30) nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio con la presentazione del volume "Gian Paolo Meucci cristiano, cittadino, magistrato" a cura di Giulio Ponticelli vicepresidente dell'Associazione "Gian Paolo Meucci", Stefano Grassi professore ordinario di Diritto Costituzionale Generale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze, Alfredo Carlo Moro compianto presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma e presidente di Sezione della Corte di Cassazione. Introduce Agostino Giovagnoli, professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.Il 10 novembre (ore 17) alla Comunità giovanile San Michele (via Pietro di Cosimo) Francesco Margiotta Broglio professore ordinario di Diritto Ecclesiastico presso l'Università degli Studi di Firenze, relazionerà su "A 40 anni dal Concilio" e Giuseppe Alberico professore emerito di Storia della Chiesa presso l'Università degli Studi di Bologna, su "Figli del Concilio". Il 18 novembre (ore 10) all'auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze in via Folco Portinari, convegno sul tema "Impresa, comunità e flessibilità del lavoro" con Leonello Tronti, dirigente servizio statistiche occupazionali presso l'Istat e presidente della società italiana di Economia del Lavoro, e interventi di operatori economici, sindacati, responsabili delle politiche del lavoro e della formazione professionale. L'istituto Stensen ospiterà il 25 novembre (ore 10) il convegno "Le prospettive dello stato costituzionale": introduzione di Gustavo Zagrebelsky presidente emerito della Corte Costituzionale, con Enzo Cheli presidente Gabinetto Vieusseux e vicepresidente emerito Corte Costituzionale, e Ugo De Siervo giudice della Corte Costituzionale. Chiusura il 2 dicembre (ore 16) all'Istituto degli Innocenti con un concerto da camera del Quartetto Pierrot della Scuola di Musica di Fiesole.Gian Paolo Meucci era nato a Firenze il 26 agosto 1919 ed è morto il 18 marzo 1986. Laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa con una tesi on diritto amministrativo, Meucci è presidente degli universitari cattolici fiorentini, nel 1942 entra in Magistratura e nel dopo-guerra prende servizio come aggiunto giudiziario presso la Corte di Assise. Amico di don Milani e don Facibeni, consigliere giuridico di La Pira, fondò con padre Ernesto Balducci la rivista "Testimonianze" e diventò collaboratore della rivista diocesana "La Rocca", dell'"Avvenire d'Italia", del "Giornale del mattino" e del "Popolo", sia con interventi di carattere giuridico che in veste di notista politico, sotto lo pseudonimo di Giovanni Lupo. Dà alle stampe diverse opere e testi di educazione civica. Nel 1966 viene nominato presidente del Tribunale dei Minorenni di Firenze, carica che manterrà per un ventennio. La sua competenza sulle problematiche, sulla marginalità, sul disadattamento sociale e familiare giovanile, fanno di Meucci uno dei più grandi esperti in campo nazionale. La sua attività va però oltre: lo troviamo infatti (dal 1967 al 1974) nel consiglio di amministrazione del Teatro Comunale. Il 1974 vede Meucci, ormai magistrato in Cassazione, schierato col gruppo di cattolici democratici (Scoppola, Carniti, Gabaglio, La Valle, Macario ed altri) per il "no" al referendum sull'abrogazione della legge sul divorzio. L'ultima sua opera ("Il tempo del sogno – Storia della fecondazione in vitro") che tratta dei progressi della genetica e le sue complesse implicazioni etico-sociali, risale al 1984.(fd)