Omicidio peruviano, Giocoli (FI): « Già dalla prossima riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica si adottino misure adeguate e concrete»

«Già dalla prossima riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica si adottino misure adeguate e concrete». E' quanto chiede la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli a proposito dell'omicidio di un cittadino peruviano, ammazzato la scorsa notte a coltellate alle Cascine.«All'origine di questo assassinio - ha spiegato Bianca Maria Giocoli – è la questione ormai annosa dei raduni domenicali dei cittadini peruviani nel parco delle Cascine. Questi raduni sono caratterizzati da musica assordante fino a tarda notte, una gran quantità di rifiuti abbandonati nel parco fra cui bottiglie di birra e di liquori, falò accesi che rischiano di far scoppiare incendi, attività di commercio non autorizzate. Già nel 2005, con una lettera al prefetto, chiedevamo un intervento risolutivo a partire da un più intenso controllo del territorio durante la domenica per reprimere le attività illecite. Ma così non è stato e il parco è rimasto nel degrado fino al gravissimo episodio della scorsa notte».«E' innegabile l'impegno delle forze dell' ordine – ha aggiunto – ma è altrettanto vero, e questo viene dimenticato, che alcuni quartieri della città, come Novoli e San Lorenzo, sono in mano di spacciatori e organizzazioni legate alla prostituzione, realtà dove i residenti, e soprattutto le donne, vivono le ore notturne in una condizione da coprifuoco. Gli sporadici incontri a base di "tarallucci e vino" con la partecipazione di qualche personaggio delle istituzioni non risolvono di certo il dilagare delle attività criminali. Sono ampiamente maturati i tempi per passare, dopo anni di riflessioni, studi e dibattiti, a concreti e mirati interventi»«Non vogliamo enfatizzare il problema della sicurezza – ha commentato la consigliera di Forza Italia – dipingendo Firenze come una città in preda alla criminalità extracomunitaria. Ma, si sa, con i numeri si può giocare per dimostrare tutto e il contrario di tutto, mentre Firenze per la sua tradizione di rigore e serietà, avrebbe bisogno di politici che lascino da parte la propaganda e si decidano a raccontare ai cittadini semplicemente la verità. Anche quando è scomoda. Solo conoscendola e dicendola si possono trovare, insieme, le soluzioni migliori. Resta il fato che non vogliamo impedire alle famiglie di poter usufruire del parco delle Cascine ma di impedire abusi che, oltre a danneggiare un bene inestimabile di tutta la città, rendono la vita difficile ai residenti delle zone limitrofe». (fn)