Bosi (FI): «La sentenza del Tar sul Meccanotessile, un'altra tegola sull'amministrazione comunale»

Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«La notizia della sentenza con la quale il TAR ha dato ragione al ricorso della ditta Spinosa sulla concessione dell'appalto per i lavori all'ex Meccanotessile rappresenta un altro duro colpo alla credibilità dell'Amministrazione Comunale ed ai suoi "grandiosi" progetti ed una severa condanna sulla disinvoltura con la quale il Comune ha affrontato l'iter per l'attribuzione dei lavori.La vicenda dell'ex Meccanotessile, risalente agli anni '70, si è arricchita negli ultimi anni dell'interminabile sequela di ricorsi amministrativi, rinvii, proclami ed annunci affrettati e fuori luogo con contorno di festeggiamenti, pesanti ritardi ed in ultimo sentenze favorevoli ai ricorrenti e condanne al risarcimento dei danni ed al rimborso delle spese processuali a carico dell'Amministrazione Comunale.Puntare il dito sull'inefficienza dell'Assessorato alla Cultura e sul suo ex titolare Simone Siliani è fin troppo facile. Resta comunque il fatto dell'incredibilità della vicenda nel suo complesso e della presumibile superficialità con la quale il Comune di Firenze ha gestito la delicata fase della concessione dell'appalto, mancando per ben due volte l'obiettivo e perdendo tempo e risorse preziosi.Resta poi da considerare la discutibilità del progetto finalizzato alla realizzazione di un faraonico centro d'arte contemporanea in una città culturalmente ed artisticamente morta ed urbanisticamente compromessa: un amministrazione che non riesce a gestire con risultati apprezzabili le poche iniziative culturali che porta avanti, con scelte spesso fatte nel nome del clientelarismo e del mecenatismo di parte, e scimmiottando sovente idee altrui, non sarà mai in grado di gestire un progetto così impegnativo, ma tutt'al più riproporre il consueto cliché del carrozzone con il suo carico di passivo e di spese inutili.Ora occorrerà rifare tutto da capo. Almeno così pare, se non si considera tuttavia la circostanza che all'Amministrazione comunale fiorentina piace esperire ricorsi amministrativi e non fino all'ultimo grado, tanto paga il cittadino, salvo poi perdere la causa come nel caso del rimborso dell'ICI versato indebitamente nel lontano anno 1995.Mi auguro che ciò non avvenga anche se non basterà sicuramente ad evitare la perdita dei finanziamenti concessi che scadranno fra due mesi, tempo nel quale non si riuscirà con ogni probabilità a riattribuire per l'ennesima volta l'appalto dei lavori.E proprio vero che ciò che nasce male finisce peggio: ma questa è una verità popolare che a Firenze trova troppe volte riscontro».(fn)