Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Domenici: "Un grande passo in avanti per il recupero delle Leopoldine e la nascita di un polo museale in città nel segno della modernità"

"Un importante passo avanti sul versante della modernità e contemporaneità". Così il sindaco Leonardo Domenici ha aperto stamani in Palazzo Vecchio la conferenza stampa di presentazione del Museo Nazionale Alinari della Fotografia che sarà inaugurato il 28 ottobre nello storico complesso delle Leopoldine (piazza Santa Maria Novella) di proprietà del Comune di Firenze. A presentare l'iniziativa insieme al sindaco erano presenti il presidente della Fondazione Alinari Claudio de Polo, il presidente dell'Ente Cassa di Risparmio Edoardo Speranza e il professor Italio Zannier storico della fotografia."L'obiettivo – ha aggiunto Leonardo Domenici- è quello di creare un sistema museale importante collegato al recupero complessivo di piazza Santa Maria Novella dove sono tutt'oggi in corso i lavori di restauro della facciata della Basilica e degli obelischi e dove presto inizieranno gli interventi per la risistemazione della pavimentazione. Abbiamo tante ricchezze e dobbiamo imparare a valorizzarle. E questo Museo della Fotografia è un esempio di come si fa".Il Museo della Fotografia sarà strutturato in 7 sezioni ricche di rare immagini, strumenti e preziosi oggetti d'epoca. Il percorso inizia dal 1839, anno dei primi dagherrotipi e approda alle immagini digitali e ai fotocellulari dei nostri giorni.Domenici ha ricordato l'impegno del Comune a portare avanti il recupero totale del complesso delle Leopoldine che dovrà accogliere anche il Museo del Novecento dedicato all'arte contemporanea italiana "facendo così di questa prestigiosa struttura – ha concluso il sindaco- un grande polo museale".Il nuovo Museo della Fotografia ha anche un percorso per non vedenti, un museo nel Museo dedicato a una collezione di 20 immagini ricreate in rilievo per essere viste dai ciechi attraverso il tatto. (lb)Si allega la scheda sul restauro di piazza Santa Maria NovellaE' in corso il restyling completo di tutta piazza Santa Maria Novella. Un intervento significativo per la città, un grande investimento del Comune di Firenze che riguarda la riqualificazione dell'intera area, sia dal punto di vista architettonico (dalla piazza alla basilica, fino al recupero delle ex Leopoldine), che della valorizzazione del patrimonio attraverso importanti attività culturali come il Museo della fotografia Alinari e il futuro Museo che raccoglierà le collezioni d'arte del Novecento.Il Comune è impegnato nei lavori per il restauro della facciata e degli obelischi già cominciati, mentre a gennaio tocca alla pavimentazione, ai marciapiedi e al verde. La sistemazione della piazza vera e propria fa parte di un secondo lotto di interventi per un costo complessivo di 2milioni di euro già finanziate dal Comune. Il primo lotto è già concluso e ha ridefinito l'accesso alla piazza con la completa pedonalizzazione di via degli Avelli, da piazza della Stazione fino all'ex hotel Nazionale e l'inizio di via de' Banchi.Il progetto della piazza è il frutto di varie tappe di lavoro a cui hanno preso parte anche i cittadini in vari convegni che trattavano proprio il ruolo e l'identità della piazza. L'obiettivo è quello di realizzare una migliore qualità architettonica con un disegno dell'intera area che superi la frammentazione attuale e che si relazioni con la chiesa, il sagrato e le ex Leopoldine, offrendo una vivibilità migliore con più panchine, una nuova illuminazione e nuovi arredi. Via dunque al rifacimento dell'area centrale della piazza con una nuova pavimentazione in pietra forte spessa 12 centimetri, la scomparsa dell'aiuola odierna, lo spostamento delle panchine e di chioschi commerciali su un solo lato della piazza. Spariranno gli attuali dislivelli e i marciapiedi. Il verde ci sarà di nuovo e sarà 'a raso' e dunque allo stesso livello della pavimentazione. Verrà tutto rifatto con un tappeto erboso nuovo in zolla di pronto effetto e molto resistente al calpestio.Ma vediamo i lavori nel dettaglio.Facciata: i lavori (980.000 euro già finanziati) sono partiti a maggio di quest'anno e si concluderanno nel maggio 2008 con il completo restauro della facciata quattrocentesca di Leon Battista Alberti, che produsse uno dei massimi capolavori riuscendo ad unificare il linguaggio gotico della parte inferiore della facciata con quello rinascimentale in proporzioni perfette. Gli interventi su progetto del servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio e Chiese e Conventi si suddivideranno in varie fasi che prevedono operazioni di prepulitura per levare depositi superficiali, di preconsolidamento in cui le parti di materiale disgregato verranno coese per mezzo di appositi materiali. E poi la pulitura vera e propria con lavaggi con acqua demineralizzata ed atomizzata a bassissima pressione. In alcune parti è prevista la pulitura con spugnature di carbonato d'ammonio. Tutto senza compromettere il livello cromatico, anzi facendo risaltare le massellature in marmo bianco e marmo verde che dopo le operazioni di ripulitura saranno ancora più evidenti. Nelle zone molto annerite è prevista l'intervento con il laser che permette la rimozione dei depositi e delle croste nere senza intaccare il substrato e senza alterare le caratteristiche chimico fisiche del materiale. Durante i lavori verranno risistemati sulla facciata lo stemma Rucellai e la meridiana restaurati dall'Opificio delle Pietre Dure. Manutenzione anche per la grande vetrata del rosone centrale e dell'armilla equinoziale. Verranno revisionate le piombature e controllati gli ancoraggi alla muratura. L'ultimo restauro della facciata è stato ultimato nel 1984.Obelischi: Anche qui si tratta di un progetto già finanziato (122mila euro); i lavori sono partiti a maggio e dureranno circa 8 mesi. I due obelischi realizzati da Bartolomeo Ammanati e collocati nella piazza nel 1608 e completati con le tartarughe di bronzo del Giambologna erano ormai deteriorati da una patina scura dovuta allo smog. I lavori prevedono la completa ripulitura con passaggi di acqua demineralizzata e carbonato d'ammonio e la stesura di una patina protettiva. La pietra arenaria dei piedistalli sarà protetta con sostanze speciali, mentre per il marmo il progetto prevede l'applicazione di cere ad alto punto di fusione. Gli interventi prevedono anche il consolidamento delle strutture con iniezioni di resina nelle strutture.Illuminazione: ha il duplice obiettivo di valorizzare questo spazio nelle ore notturne e di contribuire, con gli apparecchi illuminanti, alla composizione scenografica diurna. La soluzione illuminotecnica prevede una spesa complessiva è di 340.000euro già inserita in bilancio ed in fase di progettazione.Ex Leopoldine: sono in corso i lavori per la realizzazione di un polo museale nel grande edifico quattrocentesco delle ex scuole Leopoldine, dove è già pronto il Museo della fotografia e dove verrà allestito il Museo del '900. (lb)