"La Città Bambina", un libro che raccoglie le esperienze di progettazione partecipata nelle scuole. Lastri: "Uno speciale punto di vista dei bambini per rispettare i loro diritti"
Creare un'oasi ecologica, realizzare una capanna e prendersi cura di un piccolo orto abbandonato, ma anche riflettere su una mobilità alternativa per andare a scuola, o elaborare progetti per il recupero delle aree dismesse della città. Sono queste solo alcune delle attività e dei progetti realizzati dagli alunni delle scuole del quartiere 4 e raccolti nel libro "La Città Bambina", che viene presentato questo pomeriggio alle 15,30 all'Educatorio del Fuligno. Saranno presenti l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, il presidente del quartiere 4 Giuseppe d'Eugenio, Giancarlo Paba e Annalisa Pecoriello, della Facoltà di Architettura di Firenze, autori della pubblicazione. Il libro contiene anche il "Manifesto per una città bambina", una sorta di carta dei valori che mette in primo piano il punto di vista dei più piccoli sulla città."La Città Bambina è pensata e progettata proprio dai bambini, sia in modo diretto nelle scuole e nei laboratori, con l'aiuto degli adulti ha detto l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - sia in modo indiretto, quando, chi decide e chi governa, tiene conto dei loro bisogni e dei loro desideri. I progetti dei bambini sono semplici, ecologici, naturali e amichevoli. Sono mille piccoli progetti agganciati gli uni agli altri che, messi in rete, diventano grandi progetti di trasformazione della città"."La Città Bambina", che contiene le esperienze educative e i progetti urbani partecipati nel comune di Firenze, è il frutto di un progetto sviluppato nell'arco di tre anni di lavoro con le scuole fiorentine del quartiere 4, promosso dall'assessorato alla pubblica istruzione in collaborazione con il Dipartimento di urbanistica e pianificazione del territorio dell'Università di Firenze.Il progetto è consistito nell'attivazione di laboratori di progettazione ecologica con gli alunni dai 7 ai 13 anni, al fine di interpretare e progettare lo spazio urbano di riferimento di ogni singola scuola, e di mettere in atto processi di trasformazione urbana, e ha coinvolto 37 insegnanti ma anche genitori, associazioni, polizia municipale, commercianti e consiglio di quartiere. Le bambine e i bambini hanno un ruolo direttamente costruttivo attraverso la pratica diretta di "cantieri di autocostruzione". "Sono importanti percorsi formativi ha sottolineato l'assessore Lastri - che promuovono il protagonismo educativo dei ragazzi nella progettazione partecipata del proprio ambiente di vita".L'intero progetto è inserito in una realtà territoriale particolarmente importante della città di Firenze, precisamente negli sviluppi periferici ad ovest della città collocati nella fasce di nuova edificazione sulle due sponde dell'Arno: a sud i settori urbani dell'Isolotto, dell'Argingrosso e di San Bartolo a Cintoia, a nord quella parte del quartiere 5 che si distende in forma lineare tra la vecchia via Pistoiese e il fiume (compreso il quartiere delle Piagge). I progetti sono stati sviluppati attraverso l'approfondimento delle attività dei laboratori di progettazione partecipata, e con l'organizzazione di alcuni minicantieri di autocostruzione assistita. In particolare l'intervento è proseguito nelle scuole medie Pirandello e Gramsci, nelle scuole elementari Calvino e Montagnola, e su alcuni progetti che sono stati realizzati secondo modalità innovative, con la partecipazione diretta dei bambini alla realizzazione di cantieri di autocostruzione, e una forte capacità di coinvolgimento intersettoriale dell'amministrazione. I progetti in questione sono "La Casa sul Fiume", "Il laborat-orto" e "l'Oasi ecologica". L'ultima fase del progetto è stata finalizzata ad attività di manutenzione delle aree nel tempo, e a porre le basi per il proseguimento dei progetti, dopo la conclusione del programma svolto con i finanziamenti della Legge 285. Alcuni laboratori, infatti, proseguono con i finanziamenti INFEA della Provincia di Firenze. Tra le varie attività, nelle prossime settimane è previsto, in occasione dei quarant'anni dell'alluvione, un incontro con gli alunni per parlare del rischio idrico proprio nel quartiere 4.Hanno partecipato ai laboratori la scuola elementare Montagnola e La Martin LutherKing, la scuola media Pirandello, la scuola media Gramsci, la scuola elementare Bechi, la scuola elementare De Filippo, la scuola media Beato Angelico, la scuola media Piero della Francesca e la scuola media Ghiberti-Ungaretti-Barsanti. (pc)