Bosi (FI): «Perché non si è provveduto ad integrare l'organico dell'ufficio esteri del Comune?»

Perché non si è provveduto ad integrare l'organico dell'ufficio esteri del Comune? La domanda l'ha rivolta al sindaco il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.In una interrogazione l'esponente del centrodestra ricorda che tale ufficio «ha un organico ridotto ad un solo dipendente che, pur conoscendo le lingue, non può da solo far fronte agli innumerevoli impegni nelle relazioni con altre città europee e non».«In altri capoluoghi di regione – scrive Bosi – la struttura organizzativa comunale prevede l'esistenza di appositi uffici con un numero di dipendenti variabile dalle dieci alle venti unità di personale: a Milano esistono addirittura due uffici esteri, uno per il Consiglio ed uno per la Giunta, quest'ultimo gestito da un consulente esterno, figlio di un ambasciatore, lautamente retribuito; a Bologna un ufficio con 14 collaboratori continuativi e coordinati che parlano correntemente due lingue; a Roma l'ufficio ha venti dipendenti collocati nel cosiddetto "cerimoniale"».«Peraltro – prosegue l'interrogazione – c'è la necessità la necessità di usufruire dei finanziamenti europei legati a specifici progetti partecipati dall'amministrazione Comunale assieme ad altri partners e di creare un'apposita struttura effettivamente in grado, non solo di dare informazioni sui progetti europei, ma di offrire un supporto tecnico ed organizzativo alle direzioni comunali interessate». (fn)Questo il testo dedll'interrogazioine:InterrogazioneOggetto: per conoscere i motivi della carenza di organico dell'Ufficio Esteri del Comune.Proponente: Bosi (F.I.)Premesso che da anni il Comune di Firenze ha avviato un'intensa attività di relazioni nazionali ed internazionali, con gemellaggi, patti di amicizia, patti e progetti di cooperazione, trasferte in altri paesi;Accertato che, il cd. Ufficio Esteri del Comune di Firenze ha un organico ridotto ad un solo dipendente che, pur conoscendo le lingue, non può da solo far fronte agli innumerevoli impegni nelle relazioni con altre città europee e non;Appreso che dalla fine del 2005 è stata assegnata all'Ufficio Esteri una dirigente di staff priva della necessaria esperienza e soprattutto della conoscenza delle lingue;Preso atto che negli altri capoluoghi di regione la struttura organizzativa comunale prevede l'esistenza di appositi uffici con un numero di dipendenti variabile dalle dieci alle venti unità di personale (a Milano esistono addirittura due uffici esteri, uno per il Consiglio ed uno per la Giunta, quest'ultimo gestito da un consulente esterno, figlio di un ambasciatore, lautamente retribuito; a Bologna un ufficio con 14 collaboratori continuativi e coordinati che parlano correntemente due lingue; a Roma l'ufficio ha venti dipendenti collocati nel cd. Cerimoniale) per non parlare di altre città italiane ed estere dove gli uffici per le relazioni internazionali hanno dimensioni maggiori;Considerata inoltre la necessità di usufruire dei finanziamenti europei legati a specifici progetti partecipati dall'Amministrazione Comunale assieme ad altri partners e di creare un'apposita struttura effettivamente in grado, non solo di dare informazioni sui progetti europei, ma di offrire un supporto tecnico ed organizzativo alle Direzioni comunali interessateInterroga il Sindaco per sapereSe ritenga giustificata la mancanza all'interno della struttura organizzativa del Comune di un ufficio per le relazioni internazionali con adeguato numero di persone professionalmente preparate;perché non si è provveduto nell'immediato ad integrare l'organico esistente;quanti sono i progetti europei cui ha partecipato il Comune di Firenze usufruendo dei contributi comunitari e su quanti di questi l'ufficio progetti europei del Comune ha fornito il proprio supporto tecnico-organizzativo alle direzioni;perché nell'organico dell'ufficio per la cooperazione internazionale non esiste neanche un dipendente o un incaricato esterno che conosca, parli e scriva correntemente le lingue estere.