Bocciata la mozione sull'annullamento dello storno per le multe a Firenze Parcheggi, Checcucci e Cellai (AN): «Gli argomenti dell'amministrazione rafforzano le ombre»
«La bocciatura della nostra mozione, approvata anche dalla commissione consiliare di controllo sugli enti partecipati, con cui si chiedeva l'abolizione dell'automatismo che c'è fra multe elevate dai "vigilini" e strono di 11,20 euro alla Firenze Parcheggi, conferma che questo corrispettivo non serve soltanto a coprire i costi del personale di Firenze Parcheggi, come invece sostenuto dall'amministrazione comunale». E' questo il commento dei consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai, il giorno dopo la bocciatura della mozione da loro presentata, che era stata approvata dall'intera commissione controllo il 9 giugno scorso. La richiesta era quella di annullare lo storno di 11,20 euro che il comune versa alla Firenze Parcheggi per ogni multa elevata dagli ausiliari del traffico, i "vigilini".«L'insistenza nella difesa di questo meccanismo perverso da parte dell'amministrazione comunale e soprattutto la debolezza delle argomentazioni fornite hanno sottolineato Checcucci e Cellai - non sono riuscite a convincerci della bontà giuridica e tecnica di retribuire gli ausiliari del traffico di pendenti di Firenze Parcheggi attraverso un prelievo per ogni sanzione, piuttosto che con un corrispettivo a fine anno sulla base del costo del lavoro di questo personale».«Il costo del lavoro di un vigilino hanno precisato i due consiglieri dell'opposizione - non può dipendere dal numero di verbali di accertamento che vengono elevati, perché questo significa ammettere implicitamente che tante più sanzioni vengono effettuate, tanto più denaro viene girato alla società, tanto più paradossalmente aumenta il costo di questo personale».«Come è evidente un meccanismo di questo tipo hanno aggiunto i due esponenti di An - aggancia la retribuzione del lavoratore ad una redditività dello stesso che fa leva unicamente sul numero di multe effettuate. Ci viene da chiederci hanno puntualizzato Checcucci e Cellai - se in effetti non vi sia davvero anche un meccanismo di premialità in una parte della retribuzione da parte della società dei dipendenti, legato alla media giornaliera di multe effettuate. La constatazione che un indirizzo già approvato due anni fa in consiglio comunale e ripetuto in una mozione approvata anche in commissione da alcuni rappresentanti della maggioranza, che non hanno avuto il coraggio di ripetere il loro voto favorevole in aula, nonché le fin troppo rigide posizioni assunte dall'amministrazione comunale a difesa di questo meccanismo "una sanzione, un tot stornato" hanno avuto il demerito di non consentire più un confronto sereno in aula, ma non ci impediranno di continuare ed anzi rafforzare questa battaglia che Alleanza Nazionale porta avanti da anni perché convinta che sia a difesa dalla legalità e dei diritti dei cittadini così pesantemente vessati da quelle multe che rappresentano una delle principali entrate dell'amministrazione comunale». (fn)