Osteoporosi, presentata a Palazzo Vecchio la nuova fondazione FIRMO dedicata a Raffaella Becagli

E' intitolata a Raffaella Becagli, la giovane imprenditrice fiorentina scomparsa tragicamente un anno fa a Bali, la nuova fondazione FIRMO dedicata alla ricerca sulle malattie delle ossa, uno dei settori tra i più trascurati del panorama sanitario italiano nonostante interessi molti milioni di persone.La fondazione è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, dalla presidente Maria Luisa Brandi, l'endocrinologa di fama internazionale, docente all'Università di Firenze, nonché presidente della società scientifica Siommms che riunisce esperti e operatori italiani in materia di osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro. Era presente anche il padre di Raffaella, Mario Bacagli, noto imprenditore tessile pratese."Come Amministrazione comunale e Società della Salute abbiamo accettato volentieri la proposta di ospitare a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, l'iniziativa che terrà a battesimo la fondazione dedicata a Raffaella Becagli – ha dichiarato l'assessore Cioni –. La morte di Raffaella è una tragedia che ha colpito tutta la città e la famiglia ha dimostrato una sensibilità non comune sostenendo una iniziativa così importante".La fondazione nasce infatti grazie al sostegno della famiglia Becagli, che con questa iniziativa, di evidente significato umano e sociale, intende ricordare la giovane congiunta. "Raffaella amava la vita e amava il prossimo – ha spiegato Mario Becagli –. Sono quindi sicuro che se fosse ancora tra noi appoggerebbe questa decisione con tutto il suo indimenticabile entusiasmo"."Scopo della fondazione – ha aggiunto Brandi – è costituire un gruppo di partner istituzionali e industriali per sostenere la ricerca nel settore delle malattie dello scheletro, che non ricevono finanziamenti adeguatati. Obiettivo: creare a Firenze un laboratorio di ricerca di livello mondiale e reperire fondi da investire in bandi di alta qualità scientifica".Le malattie delle ossa non sono una realtà che interessa milioni di persone. La sola osteoporosi riguarda del resto ben 10 milioni di italiani, senza contare quanti sono colpiti da oltre 100 malattie rare e spesso terribili come la Osteodistrofia Renale che affligge tutti i malati di insufficienza renale; oppure l'Osteogenesi Imperfetta che provoca fratture anche multiple ai bambini durante la nascita; ma anche l'Osteopetrosi che rende le ossa estremamente fragili e comporta frequentissime fratture oltre a progressiva cecità e sordità. E ancora, l'Angiomatosi Ossea, le displasie, le calcinosi solo per citarne alcune.Ma il deficit italiano non è soltanto finanziario. "L'aspetto più grave è quello professionale – ha sottolineato Brandi – e riguarda direttamente gli stessi medici che in materia di malattie delle ossa sono del tutto impreparati. In Italia non abbiamo che alcuni rari specialisti, mentre negli Stati Uniti e in molti altri paesi c'è una crescente attenzione per le malattie delle ossa". E' il motivo per cui i nomi nel Comitato Scientifico della fondazione sono per lo più anglosassoni. Tra gli altri, John Eisman (Sidney University), John Bilezikjan (Columbia University), Steve Marx (National Institute of Health di Bethesda, Usa).Tra le prime iniziative promozionali della Fondazione un libro firmato dagli specialisti di FIRMO e dagli chef di Convivium. Si tratta di uno speciale ricettario, dal titolo "Buon Appetito Osso!", studiato per prevenire e curare l'osteoporosi a tavola con piatti tra i più gustosi delle varie cucine regionali. E venerdì 6 ottobre a Palazzo Vecchio si terrà un pranzo a inviti (per 350 persone) tutto a base di piatti del ricettario. Tra gli ospiti l'ex goleador Paolo Rossi, testimonial di una campagna contro l'osteoporosi. Condurrà la serata Patrizia Schisa, braccio destro di Michele Mirabella nel noto programma Rai Elisir.Nella circostanza la Siommms presenterà la brochure "Bone Appetit" ideata dalla International Osteoporosis Foundation in vista della Giornata Mondiale dell'Osteoporosi, prevista per il 20 ottobre). La brochure è dedicata all'importanza dell'alimentazione, uno dei tempi principali del congresso nazionale che la Siommms terrà a Pisa dal 22 al 25 novembre (www.siommms.it).Per quanto riguarda il ricettario "Buon appetito osso!" , si tratta del primo "prodotto" finanziato della nuova fondazione e che presto andrà in distribuzione. E' una raccolta di firme studiata con il preciso scopo di mantenere lo scheletro nella miglior salute possibile e il più a lungo possibile. Obiettivo da non sottovalutare visto i milioni di italiani che soffrono di osteoporosi e che, come ha precisato Brandi, "questa malattia si combatte soprattutto con una corretta alimentazione". Il segreto di una cucina sana ed efficace sta essenzialmente nella scelta di piatti gustosi (guai se ci si mortifica a tavola) che contengano però sufficienti dosi di calcio, minerale fondamentale per lo sviluppo delle ossa. Occorre anche un giusto apporto di sostanze proteiche, in particolare legumi (tra cui soia e derivati) e pesce, ma i cibi a base di calcio sono la proverbiale condicio sine qua non. Il ricettario procede dunque su un bel percorso ordinato e ragionato, in netta controtendenza rispetto alle stressate abitudini alimentari d'oggigiorno. E' un'originale forma di slow food che attinge a molte cucine regionali e che mischia con intelligenza il nord con il centro e il sud. Ecco quindi i sapori lattei e burrosi di una mousse di caprino e noci, la terrina di salmone e carote, un'insalatina di aringhe affumicate e verdure crude, crepes di asparagi e provola, pasta alla siciliana. E ancora, zuppa di ceci e baccalà, arista di maiale con uva zibibbo, calamari farciti, persico con verdure stufate, polpo alla diavola con patate, carciofi alla mentuccia, cardi in umido, sformato di cavolo. C'è perfino il dessert, panna cotta e torta sbriciolona comprese. Da bere tanta acqua minerale.Ogni scheda è corredata da brevi tabelle di facile consultazione che enunciano il grado di difficoltà della preparazione, raccomandano la giusta porzione giornaliera e spiegano anche quanto calcio si ingerisce, informazione preziosa in particolare per le donne in post-menopausa, periodo a maggior rischio di osteoporosi. (mf)