Finanziaria, il sindaco Domenici: "Manovra equa ma troppo pesante per i Comuni, lavoriamo per migliorarla e per mantenere i servizi". Apprezzamento per il contributo di scopo
"Siamo preoccupati per i contenuti e le grandezze della manovra che ci riguardano, ma siamo anche convinti che ci siano margini di miglioramento: la parte della Finanziaria che interessa i Comuni è ancora aperta. Ringrazio i ministro che si stanno adoperando per darci una mano". Lo ha detto il sindaco di Firenze e presidente dell'Anci Leonardo Domenici, conversando con alcuni giornalisti sulla manovra presentata dal governo. "Nel suo complesso la Finanziaria è un provvedimento che contiene aspetti importanti dal lato dell'equità sociale e da quello delle misure per far ripartire il paese - ha aggiunto Domenici Ma per la parte che riguarda gli enti locali sono necessarie correzioni, perché la manovra è troppo pesante. Occorre lavorare fin da subito a queste modifiche col governo e, poi, col Parlamento. In particolare, è necessario concordare con il ministro dell'Economia i criteri per l'applicazione delle misure, al fine di evitare pesanti squilibri fra Comune e Comune".Domenici ha apprezzato anche l'introduzione del contributo di scopo per i turisti: "Finalmente arriva, lo potremo utilizzare per avere un ritorno positivo per tutti ha detto - Anche in questo caso è importante la concertazione con le categorie: dobbiamo sederci ad un tavolo, discuterne e concordare norme applicative che non ricadano sugli operatori del settore, riprendendo il confronto dove l'avevamo lasciato e facendo tesoro del lavoro già fatto ". A Firenze infatti negli scorsi anni il Comune aveva già raggiunto un accordo con le categorie economiche per lavorare insieme ad un contributo di scopo sul turismo, finalizzato esclusivamente al miglioramento dei servizi legati al turismo come pulizia, manutenzione, sorveglianza, accoglienza. Un progetto poi bloccato per la mancanza di una norma nazionale. Su questo tema il sindaco ha aggiunto che "una parte del fondo potrebbe essere destinato anche a migliorare le strutture recettive private"; mentre si è detto "perplesso" sull'ipotesi di poter aumentare l'Ici per finanziare opere pubbliche.Riguardo all'Ici, Domenici ha confermato che a Firenze non è previsto nessun aumento, anzi. "Il nostro obiettivo, grazie all'aggiornamento delle categorie catastali ha detto è quello di diminuire l'aliquota oppure di allargare le detrazioni per la prima casa e le categorie a basso reddito". Un po' diverso il discorso per quanto riguarda l'Irpef, che Palazzo Vecchio aveva deciso di alzare allo 0,5 per cento già dal 2001 (senza poterlo fare per il divieto dell'allora governo) e che ora potrebbe riproporre: "Ma non c'è niente di deciso ha precisato il sindaco Dovremmo vedere l'impatto che avranno le nuove entrate sul nostro bilancio".Per quanto riguarda Firenze, Domenici ha comunque tenuto a sottolineare alcuni punti fondamentali. "Siamo come sempre impegnati a mantenere il livello dei servizi che eroghiamo ai cittadini, e lotteremo perché i Comuni come il nostro, che proprio per questo hanno una alta spesa corrente, non siano penalizzati ha detto Dovremo comunque trovare le risorse necessarie, e faremo di tutto perchè le nuove misure non ricadano sui contribuenti fiorentini, e perché siano ripartite secondo il principio dell'equità e della giustizia fiscale. Inoltre continueremo l'opera di contenimento della spesa, che ha già portato a significativi risultati".Tornando agli aspetti positivi della Finanziaria per la nostra città, il sindaco ha ricordato il punto relativo alla valorizzazione del patrimonio demaniale (a Firenze ci sono molti spazi, soprattutto del Ministero della Difesa, che possono essere recuperati e utilizzati) e del passaggio del catasto ai Comuni: "Perché il Catasto deve essere visto non come strumento per premere sull'Ici ha speigato - ma per poter fare operazioni più eque, con l'obiettivo finale di passare ai Comuni tutto il complesso della tassazione immobiliare".Infine il sindaco ha voluto rivolgere con forza un importante appello per la concertazione fra Comuni, Province e Regione. "Vista la delicatezza, la complessità e l'impatto dei provvedimenti ha detto - è indispensabile il coordinamento fra i diversi livelli, per evitare che ci sia una pura sommatoria delle diverse misure". (ag)