Checcucci e Cellai (AN): «Lasciare ai vigili urbani maggiore libertà d'azione e inasprire le norme antibivacchi»

Inasprire le norme antibivacchi contenute nel regolamento della polizia municipale. Lo chiedono, in una mozione approvata questa mattina dalla commissione speciale per la qualità e l'arredo urbano, i consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai secondo i quali è anche necessario «intervenire con direttive che consentano ai vigili urbani addetti al controllo del territorio più ampia libertà d'azione ed il superamento dei vincoli territoriali di loro competenza».«La distribuzione territoriale degli agenti della polizia municipale – denunciano i due esponenti del centrodestra – è definita troppo rigidamente nei confini di competenza di ciascun agente e questa zonizzazione impedisce agli agenti stessi, i quali giustamente si attengono alle istruzioni loro fornite, di recarsi in zone dove ci sia un bisogno di intervento, anche se a dieci metri da quelle di loro competenza».Proprio per operare con «più buonsenso e meno rigidità», la mozione propone di «emanare – spiega Gaia Checcucci - una circolare, da distribuire a tutte le forze dell'ordine, che conceda loro una maggiore libertà d'azione, per evitare che agli occhi delle persone alcuni episodi di illegalità non siano immediatamente repressi».Quanto all'articolo 55 del regolamento comunale, relativo al divieto di bivacco nel centro storico ed al decoro cittadino, secondo i due consiglieri di Alleanza Nazionale si tratta dell'«unico strumento che consente effettivamente di impedire "accampamenti" sui sagrati delle chiese nelle piazze ed in altri luoghi pubblici e di impedire che le vie della città siano occupati da tappetini e tavolini abusivi».«Siamo totalmente insoddisfatti – fa notare il consigliere Cellai – di come il Comune gestisce la lotta all'abusivismo, sia nei numeri che nella qualità. Sono troppo pochi i trenta agenti che oggi si occupano del degrado su un corpo totale di oltre 1000». «Dal gennaio 2006 al 27 giugno scorso - ricordano i due esponenti del centrodestra - le sanzioni elevate nei confronti di chi ha infranto questa norma sono state solo 73, a fronte di 126.331 multe per sosta abusiva e 303.632 per senso vietato, transito in zona a traffico limitato e in corsie preferenziali». «Mi pare impossibile – sottolinea Gaia Checcucci - che dopo tutte le lamentele che sono state avanzate in merito a questa situazione ci siano così poche sanzioni». Nella mozione, si chiede a questo proposito «di incrementare il numero dei verbali elevati per questa infrazione» e di «modificare l'importo della sanzione attualmente prevista, inasprendola e portandola agli stessi importi di quelle recentemente previste dall'ordinanza che riguarda i rifiuti abbandonati».«Delle due l'una – sostiene Gaia Checcucci – o si cancella questo articolo, dato che non viene fatto rispettare o, se ne viene confermata la bontà, allora si deve farlo applicare e dargli un'efficacia».Per questo i due esponenti del centrodestra invitano l'amministrazione anche a «prevedere il pagamento immediato della contravvenzione nel caso si tratti di nazionalità straniera e non sia quindi garantita la riscossione successiva o, in alternativa, nel caso vi sia un rifiuto a questa richiesta, prevedere l'accompagnamento coattivo in questura per l'identificazione e i successivi atti dovuti».«La sanzione comminata che va da 25 a 500 euro - si sottolinea nella mozione - soprattutto nel suo importo minimo appare eccessivamente leggera. Peraltro l'effettiva riscossione della sanzione non è garantita se si emette il verbale a persone di nazionalità straniera o la cui nazionalità è un dato oscuro all'amministrazione, creando di fatto una disparità di trattamento fra chi è cittadino e dunque facilmente reperibile e chi non lo è». «Questo è razzismo al contrario – aggiunge il consigliere Cellai – perchè io fiorentino prendo giustamente la multa se infrango queste regole e uno straniero no? E' una questione di volontà politica: non si può intervenire solo in flagranza di reato». (fn)