Il sindaco Domenici stamani all'assessorato alla cultura: "Nessuna emergenza, ma un importante lavoro da proseguire insieme"
"Questa non è una situazione di emergenza. C'è un assessorato, c'è una struttura, c'è un importante lavoro ben avviato con progetti ambiziosi, e c'è un sindaco che ha preso le deleghe della cultura. L'intenzione è quella di esercitarle". Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha iniziato il discorso che stamani ha tenuto davanti ai dipendenti dell'assessorato alla cultura del Comune di Firenze, riuniti nella sede di Palazzo Vivarelli Colonna in via Ghibellina. Un incontro voluto da Domenici (e confermato nonostante gli impegni romani come presidente Anci, legati alla legge finanziaria) dopo che il 19 settembre scorso Simone Siliani aveva reso nelle sue mani le deleghe del settore."In questi giorni sono circolate troppe voci ha precisato il primo cittadino - La verità è che il mio lavoro qui non ha nessuna scadenza, che ho già cominciato a programmare attività e sopralluoghi e che sto esaminando questioni concrete. Il tema della cultura è essenziale per la città, l'ho sempre seguito da vicino e ben si raccorda con l'attività del sindaco. Ora ci sono scadenze, eventi ed obiettivi molto importanti da portare avanti: dalle biblioteche ai nuovi spazi museali, dai restauri alle attività culturali". "Noi abbiamo una funzione e un ruolo fondamentali nel campo culturale ha aggiunto - da svolgere anche insieme ad altri soggetti pubblici e privati: penso ad esempio alla card dei musei, al nuovo polo musicale o alle celebrazioni galileiane".Domenici ha poi ribadito che i primi obiettivi sono migliorare l'organizzazione del lavoro, effettuare una serie di sopralluoghi in molti edifici e rivedere il sistema delle attività culturali che il Comune sostiene, a partire dalla prossima Estate fiorentina: "Tutto questo senza partire da zero, ma sulla base del lavoro avviato" ha sottolineato. E a questo proposito, è tornato a parlare della sua stima e riconoscenza a Simone Siliani: "E' una persona con la quale ho un rapporto personale, che in questi anni ha fatto un lavoro importante e in piena sintonia con me. Non è stato un caso che non sia stato sostituito da altri; ha reso le deleghe a me ed ora le esercito io. Questo è un fatto significativo". Domenici ha inoltre aggiunto "di sapere di poter contare su persone valide, a cominciare dal direttore Gherpelli, che ha la mia piena fiducia"."Firenze sta affrontando una fase complicata ma anche molto stimolante ha concluso il sindaco Nel mondo in cui viviamo chi si ferma è perduto, ed una città non dinamica rischia il declino. Sono necessarie trasformazioni importanti, anche se qui portarle avanti è più difficile che altrove. E in questo quadro, il versante della cultura è fondamentale. Per questo faremo il nostro lavoro nel segno della continuità, senza retorica ma in modo concreto e pragmatico al servizio della città". (ag)