Rimpasto di giunta, De Zordo: «La mancanza di rispetto per il consiglio da parte del sindaco sta rasentando livelli incredibili»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«La mancanza di rispetto per il consiglio comunale da parte del sindaco Leonardo Domenici sta rasentando livelli incredibili. Oggi pomeriggio, nonostante le opposizioni abbiano avanzato nelle sedi opportune richieste di chiarimento sulle dimissioni di Siliani e sul rimpasto di giunta, Domenici si è sottratto alla richiesta di render conto del suo operato davanti a coloro che sono stati eletti dai fiorentini. I consiglieri comunali hanno potuto ascoltare il sindaco sull'argomento solo per tre minuti in seguito ad una domanda di attualità del consigliere Toccafondi, poi basta. Nessuna replica, nessun confronto: Domenici, nei fatti, ha rifiutato ogni sorta di discussione con l'aula sul tema politico all'ordine del giorno.Si tratta di un comportamento personale che se non fosse irrispettoso nei confronti dei cittadini rasenterebbe il ridicolo per la sua goffagine. Un sindaco che rimane invischiato per mesi in un rimpasto di giunta (eppure la legge gli consente di decidere lui e solo lui le persone da affiancare per svolgere al meglio il suo lavoro); un sindaco che vede il gruppo consiliare dei Ds, il suo partito, chiedere alla giunta di lavorare meglio e con più efficienza; un sindaco che minaccia le dimissioni dagli organi dirigenti del suo partito di riferimento per dissidi interni; un sindaco che a tre anni dalla fine del mandato vede l'area di consenso (già limitata a poco più del 49% nel 2004) erodersi, basta parlare con i fiorentini per tastare con mano la delusione per il suo operato; un sindaco in queste condizioni si rifiuta di confrontarsi con il consiglio comunale sulle sorti della giunta? A noi sembra incredibile. E' per questo che ci appelliamo a quelle forze e quelle persone all'interno della sua coalizione, consapevoli che la politica è fatta di scambio di vedute e di discussione libera e democratica, per capire quali spazi ha il consiglio comunale di confrontarsi sulla gestione della città che, fino a prova contraria, non è di proprietà del sindaco.Nonostante i progettati lavori miliardari con pochi benefici per la popolazione e ampi margini di profitto per le imprese e che spesso risultano dannosi per l'ambiente e per le casse dell'erario, il sindaco Domenici deve capire che non è l'amministratore delegato di nessuna società per azioni, bensì una persona che è stata eletta a servizio della città e dei suoi abitanti. Semplicemente. Per questo ci sentiamo in diritto di confrontarci con lui sulle scelte politiche che compie giorno dopo giorno, ci è dovuto».(fn)