Al via la raccolta firme per la richiesta di un referendum abrogativo della legge regionale che ha abolito il voto di preferenza
C'è anche il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli tra i promotori del referendum abrogativo della legge regionale che ha abolito il voto di preferenza.«Abbiamo 40mila firme da raccogliere entro il 24 febbraio ha spiegato l'esponente del centrodestra - dopodiché si andrà a votare, il prossimo autunno, per un referendum abrogativo della legge regionale che ha scippato' ai cittadini il diritto di esprimere la preferenza al momento del voto. Si potrà firmare nelle piazze e, per quanto riguarda il nostro partito, già da sabato e domenica prossimi nell'ambito della festa dell'Amicizia in piazza Santissima Annunziata. Presto però si potrà apporre la propria firma in tutti i comuni della Toscana. La Regione sta stampando oltre 20mila moduli, che saranno distribuiti in 287 Comuni della nostra regione».«Per il momento ha aggiunto Ravanelli - porteremo avanti la richiesta di referendum abrogativo della legge elettorale, mentre sono per il momento rimandati i referendum consultivi sulla legge elettorale e quello per chiedere che i consiglieri regionali da 65 tornino ad essere 50. E' interesse di tutti il fatto che ai cittadini sia restituito il potere di scegliere i propri rappresentanti istituzionali. Olltre 2/3 dei fiorentini sono favorevoli al ripristino delle preferenze e che il 90% dei toscani è contrario all'aumento dei 15 consiglieri regionali. Questo perché i politici devono essere al servizio dei cittadini, e non viceversa.Dello schieramento che ha promosso il referendum fanno parte, oltre a Razzanelli, Nicola Cariglia (Gruppo Centouno), Paolo Cintolesi (Comitato Oltre di Comeana), Stefano Ghilardi (Associazione Buongoverno-Pisa), Giampaolo Pagliai, Renzo Macelloni (consigliere provinciale a Pisa), Stefano Capretti (Compagnia delle Opere), Marcello Masotti (Comitato Scienze e Vita), Guglielmo Borri (Mcl) e Jole Vannucci (consigliere a Pistoia). (fn)