Al via la prima edizione della Triennale Architetti Firenze, sette giorni dedicati alla riflessione sulla professione e al dialogo con la città

"In ordine sparso". E' questo il titolo della prima edizione della "Triennale Architetti Firenze" che si aprirà domenica 24 e andrà avanti fino a sabato 30 settembre. Sette giorni dedicati al lavoro dell'architetto, nella varietà delle sue espressioni, e che vuole offrire un profilo della realtà professionale fiorentina e impostare le basi per un dialogo sulla cultura del progetto tra architetti e tra questi e i non addetti ai lavori. A costituire l'articolato mondo degli architetti sono i liberi professionisti, i dipendenti, i pubblici funzionari, gli insegnanti che con passione e impegno quotidiano, nelle loro diverse specificità, producono architettura, paesaggi, città, ambienti di vita. Si rivela così il carattere trasversale della cultura del progetto che coinvolge svariati ambiti disciplinari, dall'arte alla tecnologia, dal design alla grafica multimediale, così come l'ambiente, il diritto, la qualità urbana e la partecipazione sociale.L'iniziativa è stata presentata oggi nel Salone de' Dugento dagli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e alla partecipazione Cristina Bevilacqua. Erano presenti anche il presidente dell'Ordine degli Architetti Riccardo Bartaloni, la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei, Maria Dambrosio e Maurizio De Vita di Opere, la rivista toscana di Architettura."Si tratta di una iniziativa molto interessante – ha commentato l'assessore Biagi – ed è importante che in questa città dove è nata l'architettura sia stata avviata una riflessione aperta ai cittadini sull'identità degli architetti, sul lavoro di coloro che teoricamente realizzano l'architettura. A Firenze sono in corso numerosi interventi di architetti noti e meno noti e anche per questo penso sia importante che l'Ordine abbia deciso di realizzare, come a Roma, la Casa degli Architetti, un luogo dove l'architettura si apre alla città". L'assessore Bevilacqua si è soffermata invece sull'apertura dell'architetti alla città. "Si tratta di un proposito apprezzabile soprattutto in una fase come questa caratterizzata da una profonda trasformazione della città. E' sempre più importante infatti comunicare e coinvolgere i cittadini nei mutamenti e in questo ambito il ruolo degli architetti è sicuramente fondamentale".Tornando alla Triennale, questa prima edizione, organizzata dall'Ordine degli Architetti di Firenze in collaborazione con l'assessorato all'urbanistica, coglie la ricchezza di questa eterogeneità scegliendo come titolo in ordine sparso. Il concept e l'allestimento del network Ottoperotto interpreta l'ordine sparso sull'area che a breve accoglierà il cantiere della futura Casa degli Architetti. E proprio su area situata in via Corridoni all'angolo con via Pisacane sorge un spazio temporaneo che ospiterà alcune delle iniziative, come l'inaugurazione, fissata per domenica 24 settembre alle ore 17. Ma non solo. Nell'ottica di un coinvolgimento diffuso della città, la Triennale si espande oltre gli spazi della mostra, diffondendosi, con interventi deboli, negli attraversamenti urbani più frequentati, negli spazi verdi, nei luoghi interstiziali. Un'invasione che, con rimandi e sollecitazioni a quelli che sono i contenuti della mostra, vuole incuriosire i non addetti ai lavori, invitandoli a soffermarsi sui temi proposti dall'evento. Una sollecitazione non sistematica ma capillare, per riflessioni in ordine sparso. "Con questa manifestazione – ha spiegato il presidente Bartaloni – abbiamo voluto centrare alcuni obiettivi: prima di tutto lo sviluppo del valore dell'appartenenza non solo a un ordine professionale, ma a una professione intellettuale che lavora con la conoscenza e produce sapere. E ancora la volontà di far emergere la carica innovativa e il pensiero che governano la quotidianità del lavoro e le diverse espressioni disciplinari. Ma anche la comunicazione di questi valori ai cittadini, che sono i principali utenti del lavoro dell'architetto, per costruire la conoscenza che consente la consapevole partecipazione".Per quanto riguarda i partecipanti, hanno risposto all'invito e all'occasione di confronto trecento iscritti all'Ordine degli architetti di Firenze, che sono di fatto i protagonisti della manifestazione. I partecipanti, sulla base della loro esperienza e del loro percorso professionale, hanno scelto la forma espressiva più consona a trasmettere l'essenza del proprio lavoro: un progetto, un'opera realizzata, un'idea, uno scritto, una ricerca.Tra gli incontri organizzati da segnalare la tavola rotonda "Le letture e le visioni critiche", in programma mercoledì 27 settembre alle 16, presso la Sala conferenze dell'Agenzia Regionale di Sanità a Villa Fabbricotti a Firenze, via Vittorio Emanuele II 64. Il giorno successivo, giovedì 28 settembre sempre alle 16 a Villa Fabbricotti, si parlerà del Piano Strutturale di Firenze mentre venerdì 29 settembre alle 21 è in programma l'incontro sul "Dopo Bersani, la professione di architetto".Per informazioni visitare il sito www.triennalearchitettifirenze.it oppure telefonare all'Ordine degli Architetti 055/288103. (mf)