De Zordo: «Nuovi "angeli del fango" per salvare la Biblioteca Nazionale dall'incapacità di Comune e Governo»
Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo:«A quarant'anni dall'alluvione le istituzioni locali si apprestano ad inondare la città di retorica sul dramma che colpì Firenze. La verità è che oggi dovremmo appellarci nuovamente agli 'angeli del fango' che nel 1966 supplirono ad uno Stato assente e impreparato affinché salvino il patrimonio culturale della città una seconda volta. Lo Stato non finanzia più a sufficienza la Biblioteca Nazionale Centrale, una delle più prestigiose istituzioni culturali presenti nella nostra città, allo stremo per mancanza di risorse pubbliche e di personale. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenici - impegnato a dissodare il sottosuolo di Firenze con il sottoattraversamento e altre grandi opere dall'effetto distruttivo - è incapace di instaurare con il ministero dei Beni Culturali un qualsiasi tentativo di intervento straordinario per ritrovare così la vocazione naturale di culla della cultura.Oggi la Biblioteca Nazionale di Firenze ha un personale ridotto a 225 unità contro le 500 previste dall'organico. Dal governo nazionale, dopo i tagli di Berlusconi, arrivano 2 milioni di euro, mentre istituzioni culturali analoghe come la Bibliothéque Nationale di Parigi e British Library di Londra ricevono rispettivamente 140 e 120 milioni di euro.Firenze non è solo la città dei cantieri e delle grandi opere, ma oggi, grazie ad una classe politica disarmante, attenta solo al business della Fondazione Cultura e ai nuovi nodi di potere ad essa collegata, perde una prestigiosa occasione dai risvolti importanti per uno sviluppo culturale di qualità del nostro territorio a livello mondiale. La nostra città, nonostante la candidatura, non ospiterà infatti nel 2009 il congresso mondiale dei bibliotecari: 7.000 presenze in città per una settimana. Un danno enorme per tutti».(fn)