Toccafondi (FI): «Dopo il decreto sulle liberalizzazioni del Governo Prodi la situazione del personale comunale diventa preoccupante»
«Dopo il decreto sulle liberalizzazioni del Governo Prodi la situazione del personale comunale diventa preoccupante». E' quanto sostiene il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi.«Il decreto legge del 4 luglio scorso, meglio conosciuto come decreto sulle liberalizzazioni - ha spiegato l'esponente del centrodestra - all'articolo 30 parla chiaro: "per le amministrazioni locali, in caso di mancato conseguimento degli obiettivi di risparmio di spesa...è fatto divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo". Con questa regola si inasprisce di molto la posizione dell'ultima finanziaria, ma a differenze delle parole e delle manifestazioni contro quella finanziaria del Governo Berlusconi, adesso non si alza una parola, contro una logica eccessivamente penalizzante al punto che l'amministrazione a fronte di pensionamenti non potrà assumere nessuno. Il problema arriverà presto».«Un primo segnale della difficoltà che l'amministrazione incontra - ha proseguito il vicecapogruppo di Forza Italia - sono i 12 "vigilini" assunti dal Comune a luglio ma "comandati" alla società partecipata Firenze Parcheggi SpA. Con questa disposizione infatti l'unica prospettiva per assumere è quella di effettuare "comandi" ad altri enti come le aziende partecipate. Ma questo è possibile per figure come i vigili, forse per il personale dei musei, ma come sarà possibile con gli insegnanti?».«Il 7 settembre ha concluso Toccafondi si è invece tenuto un ulteriore incontro sul tema. La scelta che l'Amministrazione sembrerebbe intenzionata ad intraprendere è quella di esternalizzare attività e settori dichiarati "attività non centrali", tra questi l'Ufficio casa che verrebbe "coadiuvato" con Casa spa passando a questa proprie funzioni; il recupero dei proventi da contravvenzionali che potrebbero passare alla società Sas Spa servizio assistenza alla strda; la costituzione di un istituzione per i servizi museali e bibliotecari tramite la Fondazione Palazzo Strozzi; la cessione di una serie di attività dell'area sociale alle ex Ipab ed altri che sarebbero allo studio degli uffici.Penso che prima di intraprendere qualsiasi scelta e percorso in questo senso sia doveroso il confronto con le associazioni sindacali e una valutazione politica da farsi nelle commissioni consiliari competenti. Il fatto che già dai primi di settembre siano state organizzate riunioni che sembrano avere l'intento di proseguire con queste scelte non può che destare preoccupazione». (fn)