Agostini: «Più solidarietà e attenzione non la paura, aiutano a ridurre le condizioni di rischio soggettivo»

Questo l'intervento di Susanna Agostini, presidente della commissione per le politiche sociali e della salute:«E' necessario che le istituzioni si occupino sempre più di libertà e diritti della persona. Sappiamo quanto sia determinante la formazione individuale per garantire il rispetto dell'altro nell'ambito di rapporti sociali nella comunità.Cresce così la preoccupazione di come fare a migliorare il concetto di attenzione in ciascuno e principalmente nei soggetti più a rischio come donne e giovani. Sono obiettivi sensibili in particolare coloro che si trovano in habitat sconosciuti.Entro nel dibattito relativo alla sicurezza soggettiva per invocare un non allarmismo. L' innalzamento del livello di attenzione deve esserci, rimanere costante nel tempo e partire da una sollecitazione a tutta la popolazione di crescita di solidarietà.Anni fa in una scuola di autodifesa femminile si consigliava di gridare "al fuoco" se ci trovavamo in situazioni di richiesta di aiuto. Sì "al fuoco" perchè più facilmente si sarebbero aperte le finestre per vedere cosa stava per accadere.Firenze è una città abitata da una comunità solidale, una società civile che facilmente presta aiuto agli altri. Quindi non miriamo solo a sollecitare regole ma condividiamo la percezione del rischio, anche come istituzioni, e inviatiamo la popolazione tutta a stringere una rete umana a protezione di tutti, che escluda altri gravi eventi di violenze.E' giusto avere il contributo di tutti, più sorveglianza, più luci accese, meno alcool a giovani e non solo. Ma è anche necessario un dialogo inedito anche all'interno dei luoghi di studio Italiani e stranieri presenti nella nostra città sui temi del diritto.Avviamo un dibattito sereno volto alla conoscenza delle differenti, abitudini e culture che abbia in sè lo scopo di divulgare la conoscenza della storia dei diritti inviolabili della persona. Una serrata formazione a garanzia, tutela e rispetto della salute fisica e psichica di ogni individuo.La nostra Costituzione agli art. 23 e 41 parla di "diritti inviolabili dell'uomo", della "sua personalità", della "tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo", della "persona umana", di una "esistenza libera e dignitosa" oltre ad affrontare il tema della "dignità umana". Così come il codice civile all'rticolo 2087 affronta il tema della "personalità morale".Valori irrinunciabili, ancora attuali, scritti da tempo e che oggi necessitano di essere riconfermati e condivisi da piccole e grandi comunità che auspicano un futuro di riconoscimento globale di pari opportunità. Come commissione politiche sociali e della salute proporrò di affrontare con tutte le parti interessate questo importante nuovo percorso di crescita della sensibilità sociale e istituzionale».(fn)