Toccafondi, Pieri (FI) e Alessandri (AN): «A nove mesi dall'inaugurazione ancora chisusa "Margherita", la nuova struttura all'interno della maternità di Careggi»

«A nove mesi dall'inaugurazione "Margherita", la nuova struttura all'interno della maternità di Careggi, è ancora chiusa». E' quanto denunciano, in una interrogazione urgente, i consiglieri di Forza Italia Gabriele Toccafondi e Massimo Pieri e il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri.«Il progetto – scrivono i tre esponenti del centrodestra – prevedeva una struttura di tre piani, di cui uno interrato, per complessivi 2319 metri quadrati di superficie. Il tutto per un costo di quasi 3 milioni di euro. Al piano terreno il progetto prevedeva un'aula didattica, locali dedicati all'attività ambulatoriale per la preparazione alla nascita anche in acqua nella apposita piscina, per i controlli clinici, il counseling psicologico e attività di sostegno all'allattamento e al puerperio. Il primo piano, doveva essere dedicato alle attività inerenti al travaglio-parto, vi erano previste 5 sale nascita di cui 4 con vasca, ed una stanza di soggiorno per le degenti ed i loro familiari, una sala medicazioni e un'isola neonatale per l'assistenza ed i controlli del neonato. Nel piano seminterrato, in parte occupato da locali tecnici, doveva trovarsi il luogo di culto».«A otto anni dalla sua ideazione – si ricorda nell'interrogazione – il 15 gennaio scorso la struttura denominata "Margherita" è stata inaugurata a Careggi, accanto al reparto di maternità. Alcuni locali come gli spogliatoi e le docce per il personale non sarebbero ancora aperti e quindi difficilmente il personale addetto a questi reparti potrebbe lavorare con parti fisiologici in acqua. La piscina, centro nevralgico di tutto il progetto Margherita, risulterebbe non pienamente funzionante e che necessiterebbe di lavori di adeguamento o comunque di interventi strutturali. Come se non bastasse il personale sufficiente a garantire la predisposizione minima dei turni di lavoro non sarebbe ancora stato né individuato né tanto meno assunto e che quindi difficilmente potrà essere avviato realmente il progetto».«Venuti a conoscenza di questo – proseguono Toccafondi, Pieri e Alessandri – lo scorso marzo presentammo una interrogazione urgente per conoscere la reale situazione della struttura e del progetto. Nella risposta dell'assessore Cioni si diceva che "il padiglione è attualmente aperto ed accoglie tutte le attività di supporto alla gravidanza fisiologica, nonché alcune attività del Dipartimento trasferite temporaneamente per consentire alcuni lavori di ristrutturazione". Si confermava che "non sono al momento attive le sole sale parto e la piscina. La piscina al piano terra non è destinata al parto naturale ma agli esercizi di acquaticità pre-parto. Gli impianti sono stati completati e collaudati recentemente; pertanto l'attività avrà inizio compatibilmente ai tempi tecnici organizzativi. Per quanto riguarda gli spogliatoi del personale assegnato al Dipartimento, questi verranno centralizzati nel sottosuolo del nuovo edificio "Libera Professione" in corso di realizzazione. Al momento il personale utilizza spazi distribuiti nel seminterrato del complesso edilizio ed in una struttura prefabbricata ad esso collegata. L'attuale situazione, pertanto, è temporanea e giustificata dai lavori in corso"».«Quanto riportato era datato fine marzo 2006 – hanno concluso – ma ad oggi non risultano attive le sale parto e la piscina quindi la situazione "temporanea" permane, dopo nove mesi dall'inaugurazione, e cinque mesi dalla precedente risposta». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:TIPOLOGIA: Interrogazione UrgenteSOGGETTI PROPONENTI: Gabriele Toccafondi, Stefano Alessandri, Massimo PieriOGGETTO: interrogano il Sindaco per avere informazioni, dopo nove mesi dall'inaugurazione, sulla nuova struttura all'interno della maternità di Careggi denominata "Margherita".I sottoscritti Consiglieri ComunaliConsiderato che il 15 gennaio 2006 le Autorità hanno inaugurato a Careggi, all'interno dei reparti della maternità, la struttura denominata Margherita;Considerato che da gennaio 2006, giorno dell'inaugurazione ufficiale con tanto di taglio del nastro, a settembre 2006, giorno in cui la struttura risulta non operativa per le nascite, sono passati nove mesi che guarda caso è il tempo in cui nasce un bambino.Dato che tutto il reparto della maternità è stato per molti anni al centro di un'ampia area di cantiere finalizzata alla costruzione del Padiglione "Nuova Maternità" i cui lavori propedeutici all'attivazione del cantiere hanno condizionato la piena operatività della struttura;Dato che per i nuovi locali, già il 15 gennaio 2006 durante l'inaugurazione, in relazione ai servizi legati al parto, veniva confermato che "il personale è attualmente in via di designazione. Le procedure di selezione verranno condotte all'interno del Dipartimento Materno Infantile";Dato che il progetto Margherita, la cui concezione risale al 1997 e l'inizio lavori al 2001, è un progetto ideato per pazienti con gravidanza fisiologica, quindi senza problematiche, prese in carico dalla struttura (Centro Nascita ad Attività Integrate per la Fisiologia - CNAIF) a partire dall'inizio dalla gestazione;Considerato che il progetto Margherita prevedeva una struttura di tre piani, di cui uno interrato, per complessivi 2319 metri quadrati di superficie. Al piano terreno il progetto prevedeva un'aula didattica, locali dedicati all'attività ambulatoriale per la preparazione alla nascita anche in acqua nella apposita piscina, per i controlli clinici, il counseling psicologico e attività di sostegno all'allattamento e al puerperio. Il primo piano, doveva essere dedicato alle attività inerenti al travaglio-parto, vi erano previste 5 sale nascita di cui 4 con vasca, ed una stanza di soggiorno per le degenti ed i loro familiari, una sala medicazioni e un'isola neonatale per l'assistenza ed i controlli del neonato. Nel piano seminterrato, in parte occupato da locali tecnici, doveva trovarsi il luogo di Culto;Dato che il percorso assistenziale prevede una presa in carico precoce della donna durante la gravidanza, fino al terzo mese di vita del bambino, comprese le attività di sostegno relative all'allattamento al seno. L'intero percorso assistenziale vedeva come figura professionale di riferimento l'ostetrica. La coppia era al centro di tutto il percorso, pertanto il padre del nascituro avrebbe potuto accompagnare la donna durante tutte le fasi assistenziali;Il percorso assistenziale nel periodo del dopo parto e fino a tre mesi dalla nascita del bambino prevedeva che la madre potesse usufruire di un programma di accessi ambulatoriali, promozione e sostegno all'allattamento al seno e di aiuto nella relazione familiare, condotti da personale della struttura.Al momento del travaglio la donna veniva accolta nella struttura dove veniva assistita da personale ostetrico per tutta la durata del travaglio, parto e puerperio. Dopo 48 ore arrivava la dimissione.Durante la preparazione erano previsti incontri con i pediatri del territorio per favorire la presa in carico precoce del bambino dopo la dimissione. Entro la prima settimana di vita era addirittura previsto che il pediatra di libera scelta effettuasse la prima visita del neonato a domicilio.A otto anni dalla sua ideazione, il 15 gennaio 2006, la struttura denominata "Margherita" viene inaugurata a Careggi accanto alla maternità;Appreso che alcuni locali come gli spogliatoi e le docce per il personale non sarebbero ancora aperti e che quindi difficilmente il personale addetto a questi reparti potrebbe lavorare con parti fisiologici in acqua;Appreso che la piscina, centro nevralgico di tutto il progetto Margherita, risulterebbe non pienamente funzionante e che necessiterebbe di lavori di adeguamento o comunque di interventi strutturali;Appreso che il personale sufficiente a garantire la predisposizione minima dei turni di lavoro non sarebbe ancora stato né individuato né tanto meno assunto e che quindi difficilmente potrà essere avviato realmente il progetto;Venuti a conoscenza di questo presentammo a marzo 2006 una interrogazione urgente per conoscere la reale situazione della struttura e del progetto. In riferimento all'interrogazione l'assessore alla sanità Cioni ci riferì le informazioni assunte dalla Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliera di Careggi circa il progetto, elaborato dalla commissione costituita dal Dipartimento Materno Infantile integrato con la Direzione Sanitaria Aziendale. Nell'interrogazione si confermava che la struttura dovesse occuparsi dei parti fisiologici, con dimissioni precoci e attivazione dei servizi territoriali.Sempre dalla risposta a precedente interrogazione si faceva riferimento alle aperture della struttura: "il padiglione è attualmente aperto ed accoglie tutte le attività di supporto alla gravidanza fisiologica (corsi di preparazione alla nascita, ambulatorio fisiologia ostetrica, filtro ostetrico, ambulatorio per l'allattamento al seno, ambulatorio per il puerperio), nonché alcune attività del Dipartimento trasferite temporaneamente per consentire alcuni lavori di ristrutturazione". Si confermava che "non sono al momento attive le sole sale parto e la piscina. La piscina al piano terra non è destinata al parto naturale ma agli esercizi di acquaticità pre-parto. Gli impianti sono stati completati e collaudati recentemente; pertanto l'attività avrà inizio compatibilmente ai tempi tecnici organizzativi. Per quanto riguarda gli spogliatoi del personale assegnato al Dipartimento, questi verranno centralizzati nel sottosuolo del nuovo edificio "Libera Professione" in corso di realizzazione. Al momento il personale utilizza spazi distribuiti nel seminterrato del complesso edilizio ed in una struttura prefabbricata ad esso collegata. L'attuale situazione, pertanto, è temporanea e giustificata dai lavori in corso".Quanto riportato era datato fine marzo 2006, ma ad oggi non risultano attive le sale parto e la piscina quindi la situazione "temporanea" permane, dopo nove mesi dall'inaugurazione, e cinque mesi dalla precedente risposta.Sulla carenza del personale sempre la risposta all'interrogazione faceva presente che "attualmente è stato predisposto un progetto di funzionalità sulla base del quale sono state individuate le risorse di personale necessarie. E' in fase di elaborazione un progetto di formazione ritenuto indispensabile e propedeutico all'inizio delle attività, il cui inizio è ipotizzabile nel prossimo mese di aprile. E' in corso di elaborazione un modello organizzativo che prevede di individuare il personale necessario per l'attivazione del servizio, relativamente all'assistenza al parto, nell'ambito di una sinergia tra le Aziende Sanitarie interessate, peraltro già coinvolte nel D.I.M.I. (Dipartimento Interaziendale Materno Infantile), ricorrendo anche e se necessario ad attività aggiuntiva. Questo anche in considerazione del carattere di sperimentalità del nuovo centro nascita nell'ottica di una fase di verifica utile per il realizzarsi di analoghe strutture nell'area metropolitana.Sempre la risposta all'interrogazione precedente faceva presente che "per quanto riguarda presunti ritardi, si fa presente che nel corso dell'inaugurazione dello scorso 14 gennaio, fu indicato un tempo di circa 2/3 mesi come necessario al completamento del progetto operativo della sperimentazione e del percorso formativo. Si è dunque nei limiti previsti".Appreso che i costi sostenuti per la realizzazione della struttura, questi ammontano a: per lavori € 2.382.630,33, per arredi sanitari € 314.867,86, sono inoltre stati eseguiti interventi esterni all'area Materno Infantile pari ad € 167.810 diretti a garantire sicurezza ed accessibilità alla nuova struttura ed al padiglione già esistente, tenuto conto della vicinanza del nuovo cantiere "Libera Professione".Letto su quotidiani locali che il Progetto della Margherita potrebbe cambiare, aumentando la sua possibilità di parti da 300 a 1000 l'anno, utilizzando le sale parto non solo per i casi previsti originariamente.Letto sempre sui quotidiani che questo cambiamento e aumento dei parti nei nuovi padiglioni sarebbe stato avanzato anche per i costi, circa 4mila euro a parto contro i 1.500 della maternità.L' urgenza è motivata dalla predominante importanza che la nuova struttura denominata "Margherita" riveste.INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERESe corrisponde al vero che il padiglione denominato "Margherita" all'interno del reparto di maternità di Careggi, dopo nove mesi dalla sua inaugurazione, è ad oggi non operativo per le nascite;Se corrisponde al vero che la piscina per i parti fisiologici non è tutt'ora in funzione e che dovranno essere fatto nuovi lavori di adeguamento;Se il corso di formazione è ancora da terminare e se sono state effettuate le assunzioni previste per il funzionamento della struttura in oggetto;Cosa comporterà il "cambiamento" preannunciato sulla stampa cittadina circa il numero di parti che saranno effettuati all'interno della struttura passando dai preventivati 300 ai possibili 1000;Se sono stati fatti studi e calcoli economici per conoscere il costo complessivo di un parto all'interno della maternità e quello all'interno della struttura "Margherita" e se vi sono sostanziali differenze.Per conoscere quando tutta la nuova struttura sarà realmente e completamente operativa;Per sapere se è preventivata, al momento della sua reale attivazione, una inaugurazione o se è sufficiente quella di nove mesi fa.Gabriele ToccafondiStefano AlessandriMassimo Pieri