Depurazione e potabilizzazione dell'acqua, Checcucci (AN): «Da tre mesi aspetto i dati. Si tratta di omissione di atti d'ufficio?»

«Alla fine non mi resterà che presentare una "richiesta formale" al segretario generale del Comune Carlo Paolini perché verifichi se si sia concretizzato la fattispecie di "omissione di atti di ufficio"». E' quanto ha dichiarato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci «per non aver avuto ancora riposta alla interrogazione sulla situazione di depurazione e potabilizzazione dell'acqua dopo i 2,1 milioni di euro di sanzione da parte dell'ATO a Publiacqua».«L'interrogazione, che è stata firmata anche dal vicecapogruppo Jacopo Cellai, porta la data del 7 giugno – ha ricordato l'esponente del centrodestra – nonostante solleciti verbali e scritti nessuno mi ha ancora risposto. Alla fine sarò costretta a chiedere formalmente al segretario generale di Palazzo Vecchio, dottor Paolini, se, nell'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 57 dello statuto del Comune, laddove si fa riferimento alle sue funzioni di assistenza giuridico-amministrativa anche nei confronti del consiglio, non si sia concretizzata la fattispecie di "omissione di atti di ufficio" e se intenda garantire nei fatti il diritto di un consigliere ad accedere agli atti richiesti, così come prevede la legge, nonché l'articolo 41 dello statuto comunale».«Il silenzio – ha concluso Gaia Checcucci – è il modo migliore per non sgombrare il campo da "cattivi pensieri" su dati sensibili come quelli della potabilizzazione. Dati che devono essere rilevati costantemente e che quindi, per l'assessorato, sono facilmente accessibili». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Firenze, 7 giugno 2006Al Signor Sindaco delComune di FirenzeTipologia: interrogazioneSoggetto proponente: Gaia Checcucci, Jacopo Cellai.Oggetto: situazione Publiacqua: condizioni economico-finanziarie, riorganizzazione interna e situazione depurazione e potabilizzazione.TENUTO CONTODella recente sanzione di 2M/Euro comminata dall'Autorità d'ambito a Publiacqua per il mancato rispetto degli "standard di servizio ed organizzativi" a seguito di verifica dell'attività svolta dal gestore nel triennio 2002/2004;Della verifica effettuata dall'AATO a seguito del controllo triennale e delle risultanze delle inadempienze di Publiacqua sommariamente riassumibili in mancato trasferimento di una serie di informazioni funzionali al controllo analitico e di merito; mancato raggiungimento degli standard di servizio previsti e degli obiettivi ambientali posti dalle leggi di riferimento e dalla convenzione di affidamento in materia; carenza di informazioni sugli standard organizzativi in generale quali carenze nell'ufficio reclami ecc..;Del fatto che la sanzione di 2M/Euro riguarda soltanto il mancato trasferimento della documentazione che il gestore ha l'obbligo di trasmettere e non il merito delle problematiche che si nascondono dietro il mancato trasferimento;ESPRIMENDO PREOCCUPAZIONE- per la mancata trasmissione di per sé che non consente all'Ente d'ambito di esercitare quel controllo di gestione che rappresenta l'unica attività in grado di permettere la verifica del rispetto del contratto di servizio da parte del gestore;per l'aspetto di merito che sta dietro: insufficienti standard organizzativi e mancato raggiungimento degli standard di servizio; carenze di servizio e problematiche di gestione;RILEVATOL'aumento costante della tariffa rispetto al Piano tariffario originario contenuto all'interno del Piano d'ambito, di un 6,7% annuo ( pari a 5% che è il massimo aumento consentito dalla legge + il tasso di inflazione 1,7%) ;CONSIDERATE INOLTRE- alcune notizie apprese riguardo ad una riorganizzazione interna che starebbe avvenendo nell'azienda ed in particolare una divisione dell'attuale settore potabilizzazione/depurazione ( ad oggi insieme) in due settori distinti con relative posizioni dirigenziali assegnate ex novo alle due divisioni;altre informazioni che porterebbero una distribuzione dell'attuale personale addetto alla depurazione presso S.Colombano nei comuni del Chianti a causa di una scelta precisa dell'azienda di rescindere il rapporto che Publiacqua ha attualmente con altre ditte che si occupano di depurazione nei comuni chiantigiani, con una prevedibile compressione dei turni che attualmente vengono fatti all'impianto di S.Colombano per ridistribuirli altrove, con le comprensibili negative conseguenze che potrebbero derivarne in termini di servizio e sicurezza;CONSIDERATO INFINEche l'impianto di depurazione non è ancora completato e che l'attuale collettamento lascia fuori dalla depurazione gli scarichi di circa 150.000 abitanti equivalenti con prevedibili preoccupanti livelli di qualità delle acque reflue e che ciò potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla qualità della potabilizzazione;SI INTERROGA il Sindaco per sapere:quali sono in dettaglio gli inadempimenti e le carenze di trasmissione e di servizio, gestionali ed organizzative per le quali Publiacqua è stata sanzionata dall'Autorità d'ambito;se l'Amministrazione non reputi necessario prevedere nuovi indirizzi per la società contribuendo a far rivedere, nelle sedi adeguate, anche il contratto di servizio in modo da renderlo più stringente nei confronti del raggiungimento degli obiettivi legati ai livelli di servizio in materia di acquedotto, depurazione fognatura e maggiormente esaustivo circa i doveri della società in termini di organizzazione e di comunicazione dei dati all'esterno;se conferma le notizie riportate circa una riorganizzazione interna che andrebbe a dividere in due il settore depurazione e potabilizzazione con nuovi dirigenti;se conferma la volontà della società di comprimere gli attuali turni a S.Colombano per "spalmare" il personale nell'area del Chianti;se condivide le preoccupazioni circa le carenze depurative e la qualità delle acque potabilizzate e quali richieste o quali decisioni l'A.C. assumerà nei confronti di Publiacqua per tutelare i cittadini;se può fornire quanto prima i dati ARPAT sulla qualità delle acque del mese di aprile e maggio.Gaia CheccucciJacopo Cellai