Scomparsa di Maffei. Giani: "grande, come sportivo e come uomo che ha fatto la storia dell'atletica leggera. Storico il suo record a Berlino"
Recordman italiano a Berlino nel salto in lungo, dove si piazzò al quarto posto, nella finale vinta da Jesse Owens, portiere di riserva, in una delle prime formazioni della Fiorentina.Questi, alcuni dei passaggi fondamentali della vita sportiva di Arturo Maffei che ieri è scomparso all'età di 97 anni.L'assessore allo sport, Eugenio Giani, lo ricorda così."Vorrei esprimere le più sentite condoglianze per la perdita di Arturo Maffei, sportivo che ha sostenuto Firenze e l'Italia nel mondo con prestazioni di altissimo livello ed è stato esempio di un modo elevatissimo di vivere lo sport. La sua figura si lega a quella di Luigi Ridolfi dalla quale fu protetto anche con un sostegno che andava ben oltre lo sport. Per molto tempo, infatti Maffei si dedicò allo sport perché fu sostenuto da una logica mecenatista dello sport dal marchese Ridolfi che lo ospitò e gli garantì pieno sostentamento per dedicarsi completamente allo sport"."Epico il suo record italiano a Berlino nel salto in lungo nel 1936, dove arrivò quarto prosegue l'assessore Giani . Le sue caratteristiche fisiche e sportive lo resero anche portiere di riserva di una delle prime formazioni della Fiorentina e saltatore in lungo dalle potenzialità assolute. È stato il recordman italiano imbattuto per più tempo. Il suo primato di Berlino, infatti, durò per oltre 30 anni. Lo ricordo lucidissimo ancora pochi anni fa, ricevere in Palazzo Vecchio uno dei tanti riconoscimenti e raccontarmi, come se fosse ieri, degli allenamenti ai campi degli Assi Giglio Rosso e dei suoi rapporti col marchese Luigi Ridolfi. L'atletica leggera a Firenze ricorda con lui, momenti esaltanti e perde, con la sua scomparsa, un grande uomo". (uc)