Santa Maria Novella, via ai lavori per la pavimentazione, il verde e i marciapiedi. Siliani: "Un intervento significativo che coniuga tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico"
Rinasce Santa Maria Novella. Dopo la facciata ( i lavori sono cominciati a maggio e dureranno due anni), gli obelischi e le Ex Leopoldine dove sono attualmente in corso i lavori di allestimento del Museo storico della fotografia Fratelli Alinari, ora tocca alla pavimentazione della piazza. La Giunta ha già dato via libera al progetto esecutivo e i lavori cominceranno entro gennaio 2007. Si tratta di un secondo lotto di interventi per un costo complessivo di 2milioni di euro già finanziate dal Comune e che riguardano la pavimentazione, i marciapiedi, il verde. L'inizio degli interventi è previsto il prossimo gennaio. Il primo lotto, lo ricordiamo, è già concluso e ha ridefinito l'accesso alla piazza con la completa pedonalizzazione di via degli Avelli, da piazza della Stazione fino all'ex hotel Nazionale e l'inizio di via de'Banchi. Come noto il progetto della piazza è il frutto di varie tappe di lavoro a cui hanno preso parte anche i cittadini in vari convegni che trattavano proprio il ruolo e l'identità di questa piazza. L'obiettivo è quello di realizzare una migliore qualità architettonica con un disegno della piazza che superi la frammentazione attuale e che si relazioni con la chiesa, il sagrato e le ex Leopoldine, offrendo una vivibilità migliore con più panchine, una nuova illuminazione e nuovi arredi. Via dunque al rifacimento dell'area centrale della piazza con una nuova pavimentazione in pietra forte spessa 12 centimetri, la scomparsa dell'aiuola odierna, lo spostamento delle panchine e di chioschi commerciali su un solo lato della piazza. Spariranno gli attuali dislivelli e i marciapiedi . Il verde ci sarà di nuovo e sarà a raso' e dunque allo stello livello della pavimentazione. Verrà tutto rifatto con un tappeto erboso nuovo in zolla di pronto effetto e molto resistente al calpestio. Per mantenerlo sempre verde ed intatto verrà creato anche un nuovo sistema di irrigazione che prevede l'utilizzo di irrigatori di tipo statico dotati di dispositivo atiruscellamento."La volontà politica che ha sostenuto questo intervento da parte del Comune, dimostra come tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico siano due facce della stessa medaglia e di come gli enti locali svolgano un ruolo da protagonisti in entrambe le funzioni- ha detto l'assessore alla cultura Simone Siliani-. L'intervento sull'area di S.Maria Novella, di cui quello sulla piazza è una parte importante, è l'intervento più significativo - dal punto di vista finanziario nonché architettonico - che non solo questa Amministrazione ma la città ha fatto sulle piazze storiche da quello su piazza della Signoria (dove pure l'intervento è stato più limitato trattandosi della sola pavimentazione). Un intervento che, con la collaborazione decisiva dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Regione Toscana, vedrà un investimento complessivo di oltre 13 milioni di euro per riqualificare l'intera area, avendo come filo conduttore della riqualificazione la tutela del patrimonio culturale (dalla piazza alla basilica, fino al recupero di un manufatto così storicamente importante come le ex-Leopoldine, da decenni abbandonata al degrado) e la valorizzazione dello stesso attraverso importanti attività culturali (come i due musei che si realizzeranno alla ex-Leopoldine, fotografia Alinari e collezioni d'arte del Novecento del Comune"Ma riepiloghiamo i lavori in corso:Facciata: i lavori (980.000euro già finanziate) sono partiti a maggio di quest'anno e si concluderanno nel maggio 2008 con il completo restauro della facciata quattrocentesca di Leon Battista Alberti che produsse uno dei massimi capolavori riuscendo ad unificare il linguaggio gotico della parte inferiore della facciata con quello rinascimentale in proporzioni perfette. Gli interventi su progetto del servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio e Chiese e Conventi si suddivideranno in varie fasi che prevedono operazioni di prepulitura per levare depositi superficiali, di preconsolidamento in cui le parti di materiale disgregato verranno coese per mezzo di appositi materiali. E poi la pulitura vera e propria con lavaggi con acqua demineralizzata ed atomizzata a bassissima pressione. In alcune parti è prevista la pulitura con spugnature di carbonato d'ammonio. Tutto senza compromettere il livello cromatico, anzi facendo risaltare le massellature in marmo bianco e marmo verde che dopo le operazioni di ripulitura saranno ancora più evidenti. Nelle zone molto annerite è prevista l'intervento con il laser che permette la rimozione dei depositi e delle croste nere senza intaccare il substrato e senza alterare le caratteristiche chimico fisiche del materiale. Durante i lavori verranno risistemati sulla facciata lo stemma Rucellai e la meridiana restaurati dall'Opificio delle Pietre Dure. Manutenzione anche per la grande vetrata del rosone centrale e dell'armilla equinoziale. Verranno revisionate le piombature e controllati gli ancoraggi alla muratura. L'ultimo restauro della facciata è stato ultimato nel 1984.Obelischi: Anche qui si tratta di un progetto già finanziato (122mila euro) i cui lavori sono partiti a maggio e dureranno circa 8 mesi. I due obelischi realizzati da Bartolomeo Ammanati e collocati nella piazza nel 1608 e completati con le tartarughe di bronzo del Giambologna erano ormai deteriorati da una patina scura dovuta allo smog. I lavori prevedono la completa ripulitura con passaggi di acqua demineralizzata e carbonato d'ammonio e la stesura di una patina protettiva. La pietra arenaria dei piedistalli sarà protetta con sostanze speciali, mentre per il marmo il progetto prevede l'applicazione di cere ad alto punto di fusione. Gli interventi prevedono anche il consolidamento delle strutture con iniezioni di resina nelle strutture.Illuminazione: ha il duplice obiettivo di valorizzare questo spazio nelle ore notturne e di contribuire, con gli apparecchi illuminanti, alla composizione scenografica diurna. La soluzione illuminotecnica pensata si avvale di apparecchi adatti ad una visione notturna delle opere architettoniche globale e complessa, in grado cioè di consentire all'osservatore di apprezzare le opere nella loro interezza permettendo di distinguere i particolari, le superfici, i colori dei materiali, i volumi e le profondità. Una serie di luci è quindi dedicata esclusivamente alla illuminazione della facciata dell'Alberti, degli avelli, gli obelischi e la facciata delle ex Leopoldine. L'intervento per una spesa complessiva è di 340.000euro è già inserito in bilancio ed in fase di progettazione esecutiva.Una nota a parte meritano i lavori per la realizzazione, già in parte cominciata, di un polo museale nel grande edifico quattrocentesco delle ex scuole Leopoldine, dove è già pronto il Museo della fotografia e dove verrà allestito il Museo del 900. Il costo complessivo del restauro è di circa 9milioni e 500mila euro, di cui quasi 3milioni finanziati dall'Ente Cassa di Risparmio e circa 1milione e 900mila euro dalla Regione Toscana. (lb)