Una lapide per celebrare la Liberazione di Firenze e i 60 anni della Repubblica

"Celebrando i 60 anni della Repubblica il popolo di Firenze volge lo sguardo a questo campanile che il genio di Michelangelo rese invitto presidio della libertà repubblicana durante l'assedio del 1529-30". Questo il testo della lapide scoperta oggi dall'assessore alla toponomastica Eugenio Giani ai piedi del campanile di San Miniato al Monte al cimitero delle Porte Sante. L'apposizione della lapide cade nel giorno del 62° anniversario della Liberazione di Firenze, con un ulteriore sottolineatura: la ricorrenza del 60° della proclamazione della Repubblica e dell'elezione dell'Assemblea Costituente. La scelta del luogo di apposizione della lapide non è casuale. Il campanile di San Miniato fu luogo dell'eroica difesa popolare della Repubblica di Firenze durante l'assedio delle truppe imperiali del 1529. Un esempio di coscienza civile e valore della libertà della patria contro l'oppressione straniera e della partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica."Questa celebrazione - sottolinea l'assessore Giani - intende collegare simbolicamente due momenti fondamentali della storia di Firenze: la perdita della libertà della Repubblica Fiorentina che durò appena tre anni dal 1527 al 1530, e in altra epoca il riacquistare la libertà quell'11 agosto del 1944 quando Firenze si liberò dal nazifascismo e insediò la sua prima giunta comunale democratica presieduta da Gaetano Pieraccini". Durante la cerimonia ha portato il saluto padre Bernardo Maria della comunità Monastica e sono stati letti brani di Mario Luzi, Giorgio La Pira e testi della Resistenza in Toscana a cura di Paolo Bussagli e del coro drammatico "Renato Condoleo" e commento musicale di Claudia Bombardella.La lapide (di dimensioni 84cmx80), in terracotta antica, è stata donata dalla ditta Cestenoli che produce terrecotte d'arte toscana lavorate a mano. Al termine della cerimonia, cocomero per tutti gli intervenuti offerto dalla Mercafir.(fd)